L'inchiesta della procura di Palermo coinvolge 4 impiegati e 11 titolari di pompe funebri. Le mazzette partivano da 50 euro (per vedere la salma di un proprio coniuge) fino a 200 per espiantare un pacemaker perché "qui funziona così, sempre soldi gli si dà se si vuole fare", si sente in un'intercettazione. Continua a leggere