L'imam di Torino torna libero, FdI: "uno schiaffo allo Stato"

AGI - L’ imam di Torino è libero. Mohamed Shahin ha lasciato il cpr di Caltanissetta dopo la decisione della Corte di appello di Torino che ha accolto il ricorso sulla 'scarcerazione' presentato dai suoi legali. L’imam era recluso nel Centro di permanenza per i rimpatri della città siciliana dallo scorso 24 novembre poiché  destinatario di un provvedimento di espulsione dall’Italia firmato da Piantedosi in seguito ad alcune frasi pronunciate sull’ attacco del 7 ottobre e sull’azione di Hamas . "Uno schiaffo allo Stato", insorge in centrodestra Immediata la reazione della politica con il centrodestra che insorge contro la decisione dei magistrati torinesi . “Sconcertante, assurdo, incomprensibile”, il refrain dei parlamentari della maggioranza. " Uno schiaffo allo Stato" , l'affondo di Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. Le frasi sul 7 ottobre e il provvedimento di espulsione Mohamed Shahin , 46 anni nato in Egitto ma che vive in Italia da più di 20 anni, il 9 ottobre scorso a una manifestazione Pro-Pal aveva giustificato gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 sostenendo che fossero un atto di resistenza dopo anni di occupazione israeliana . Espulso per "la sicurezza nazionale" Il ministro dell’Interno ha motivato il decreto di espulsione legandolo a ragioni di “ sicurezza nazionale ”. Una decisione che ha mobilitato la galassia pro-Pal. Nelle scorse settimane sono infatti scesi in piazza (a Torino e in altre città italiane) gli attivisti dei centri sociali chiedendo la liberazione dell’imam . E in occasione dello sciopero del 28 novembre scorso, una costola di manifestanti si è staccata dal corteo principale a Torino per poi devastare la redazione de “ La Stampa ” in quel momento vuota per l’adesione dei cronisti alla mobilitazione indetta dalla Fnsi per il rinnovo del contratto dei giornalisti . I giudici, "il trattenimento non è legittimo" Oggi la Corte di appello di Torino , accogliendo il ricorso della difesa ha rilevato che “sono emerse nuove informazioni tali da mettere in discussione la legittimità del trattenimento ”. “Un fatto gravissimo che va contro le decisioni dell’autorità dello Stato e manda un messaggio pericoloso. Siamo di fronte a un personaggio che ha giustificato l’ attacco terroristico del 7 ottobre ", afferma il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri . “ Sconcerto ” viene espresso dai segretari azzurri d i Torino Roberto Rosso (provinciale) e Marco Fontana (cittadino): “Non possiamo rischiare di legittimare chi professa la violenza ”. Il braccio di ferro sulla gestione dei migranti Una vicenda che riaccende il braccio di ferro sulla gestione dei migranti irregolari che ha segnato negli ultimi mesi lo scontro tra governo e magistratura . In questo contesto si leggano le parole del presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan . “Mentre in Australia l’ odio antiebraico fa quindici morti, per la Corte d’Appello di Torino l’Imam Shahin che giustifica l’orrenda strage del 7 ottobre 2023 può andare tranquillamente in giro a diffondere le sue idee. È preoccupante  - afferma il parlamentare FdI - la tendenza di certi magistrati di andare sempre e comunque contro l’azione del Governo a difesa della sicurezza degli Italiani ”.