Novak Djokovic, prossimo ai 39 anni, non sembra intenzionato a rallentare e guarda già alla stagione 2026 con ambizione. Dopo aver chiuso il 2025 trionfando all’Atp 250 di Atene contro Lorenzo Musetti, il tennista serbo ha deciso di rafforzare il suo team con l’ingresso di un nuovo professionista. Si tratta del dottor Mark Kovacs, rinomato fisiologo della prestazione, esperto nel recupero e nella gestione della condizione atletica a lungo termine. Una scelta strategica che evidenzia come Djokovic non stia cercando consigli tecnici, ma punti a garantire la massima efficienza fisica senza compromettere la qualità del gioco. Kovacs vanta un’esperienza internazionale, avendo collaborato con atleti di alto livello come Coco Gauff e John Isner, oltre che con la Usta, la federazione americana di tennis. L’anno, prossimo alla chiusura, ha confermato la supremazia di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che si sono messi in mostra come i giocatori più forti al mondo, creando un divario evidente rispetto agli altri contendenti. Nonostante ciò, Djokovic non intende restare in secondo piano: la scelta di Kovacs rappresenta un chiaro segnale della sua volontà di restare competitivo ai massimi livelli. Pur consapevole che il suo tennis non potrà replicare completamente quello dei tempi migliori, il serbo punta a un approccio più oculato, calibrando allenamenti e recuperi per mantenere forza, agilità e consistenza. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45403275]] In prospettiva, il 2026 potrebbe vedere Djokovic di nuovo protagonista negli Slam, pronto a sfidare il duopolio formato da Sinner e Alcaraz. La strategia di affidarsi alla scienza e alla gestione avanzata del corpo evidenzia non solo la sua determinazione, ma anche una capacità di adattamento che potrebbe permettergli di restare al vertice nonostante l’età. Djokovic lancia così un messaggio chiaro: nonostante i quasi 39 anni, la sua ambizione e la sua voglia di competere non sono affatto diminuite. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45416828]]