Roma, 16 dic. (Adnkronos) - Sulla possibilità di arrivare alla pace in Ucraina "sono un po' più fiducioso. La Russia ha dato un segnale negativo da un punto di vista ovviamente di diritti umani, ma anche dal punto di vista della propria potenza, perché ha dimostrato in quattro anni di non riuscire a conquistare un territorio che riteneva praticamente proprio. Ha conquistato circa un 20% del territorio. Non è una vittoria strategica, può essere definita una vittoria tattica. Ma non è sicuramente la vittoria strategica che immaginava Putin all'inizio del conflitto". Lo ha affermato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, incontrando l'Associazione stampa parlamentare per gli auguri di fine anno. "Probabilmente -ha proseguito il presidente della Camera- all'inizio del conflitto pensavano in pochi giorni di poter cambiare il Governo ucraino e di mettere un governo filorusso. Immagino fosse questa l'intenzione iniziale. Questo non solo non è avvenuto, ma hanno incontrato una grandissima resistenza da parte del popolo ucraino. E poi non sono riusciti, nel corso di questi anni, in questa guerra, nonostante le ingenti risorse spese, a conquistare tutto il territorio ucraino, neppure tutto il territorio che si erano prefissi, come quelle regioni filorusse del Donbass che intendevano conquistare. Quindi, secondo me, anche dal punto di vista russo ormai si è capito che conviene molto anche a loro riuscire a raggiungere la pace il prima possibile". "La Russia -ha ribadito Fontana- ha fallito completamente questa guerra che è stato un boomerang straordinario per la Russia stessa. Questa grande potenza che noi pensavamo ci fosse prima della guerra del 2022, in realtà non c'è. Prima del 2022 tutti pensavano che la Russia avrebbe fatto un sol boccone dell'Ucraina. Al di là di quello che si possa credere, può aver avuto una vittoria tattica nel senso che ha conquistato un po' di territorio, ma a livello strategico è stata una sconfitta".