La Corte costituzionale conferma la legittimità della legge pugliese che introduce una retribuzione minima di 9 euro negli appalti pubblici regionali, rafforzando la tutela dei lavoratori e stimolando il dibattito sul salario minimo nazionale. La norma, valida solo per gli appalti regionali, rappresenta un passo pionieristico contro il lavoro povero. Continua a leggere