Elly Schlein, la bordata di Delrio: "Non basta attaccare Meloni"

Qualche giorno fa il suo Ddl sull'antisemitismo ha letteralmente sfasciato il Partito democratico . Oggi il senatore Graziano Delrio , intervistato da La Stampa , mette di nuovo in luce le clamorose contraddizioni interne al Nazareno. "Ho apprezzato il discorso della segretaria sul bisogno di rispetto tra noi e sul fatto che le posizioni diverse debbano essere una ricchezza - premette l'ex ministro riferendosi a Elly Schlein e al suo intervento all'assemblea dem della scorsa domenica -. Mi aspetto che garantisca pari dignità a tutte le proposte. E che tutti nel partito facciano proprie le sue parole". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45316336]] "In assemblea non ho risposto, non ho fatto polemiche e non voglio farne - puntualizza Delrio -. Accetterò critiche nel merito e sono pronto in commissione e in Aula a discutere del mio testo sull'antisemitismo, che è serio e ha avuto il contributo di illustri giuristi, non quelli finti dei social , quelli veri universitari". Altra stilettata tanto all'opposizione dem quanto agli esponenti di Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra che hanno subito protestato contro il disegno di legge di Delrio. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45430209]] "I Pd si impegnerà contro l'antisemitismo e non si vergognerà di dire che è in prima linea a combattere questo fenomeno, che ormai ha raggiunto una proporzione mai vista", è l'auspicio del senatore, secondo cui "la causa palestinese sarà più forte se tutti combatteremo ed emargineremo l'odio antisemita: penso si possa e si debba essere amici di entrambi i popoli, che hanno diritto al loro Stato". Sottolinea inoltre di non riuscire a comprendere "perché, come democratici, non ci alleiamo con l' opposizione israeliana ". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45419639]] Secondo i critici, il problema è la definizione di "antisemitismo", eppure, fa notare Delrio, quella definizione "è stata adottata ufficialmente dal governo italiano cinque anni fa, con Giuseppe Conte presidente del Consiglio. Tra i ministri c'era anche Francesco Boccia " con cui il senatore si è scontrato in assemblea, "ma discutere di quella definizione è ridicolo , è guardare il dito e non la luna". Quanto alla maggioranza del Pd che si è allargata con il presidente Bonaccini , il partito oggi "è più forte perché la segretaria ha detto di voler lavorare al nostro profilo di governo, come noi chiediamo da tempo - sottolinea -. Non basta la denuncia di cosa non fa Giorgia Meloni , bisogna costruire una proposta. Ed è importante andare a farlo in mezzo alla gente, coinvolgendo, sindacati, imprese, associazioni". "Io sono orgogliosamente riformista e penso che ci sia bisogno di una minoranza. Ancora non siamo percepiti come alternativa, è vero. Conte fa la sua corsa, con un’impostazione molto identitaria , e il Pd deve fare la sua, mostrando un’altra identità ben precisa, convintamente europeista . È giusto che ognuno costruisca la propria proposta, poi ci sarà l’incontro e la sintesi. Ricordo il tavolo con Conte e Stefano Patuanelli all’epoca della nascita del governo giallorosso: in poche settimane avevamo definito tutto".