Confermata l'anticipazione de Il Tempo: Leone XIV ha nominato il nuovo arcivescovo di New York

Come anticipato in esclusiva nell'edizione cartacea del 18 dicembre 2025, Il Santo Padre Leone XIV ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi Metropolitana di New York (U.S.A.), presentata da S. Em.za il Card. Timothy M. Dolan, in sostituzione del quale ha nominato nuovo Arcivescovo Metropolita di New York (U.S.A.) S.E. Mons. Ronald A. Hicks, trasferendolo dalla Diocesi di Joliet in Illinois (U.S.A.). Di seguito l'articolo uscito su il Tempo: Negli Stati Uniti si moltiplicano le voci sulla possibile imminente nomina da parte di Leone XIV del nuovo Arcivescovo di New York in sostituzione dell'ultraconservatore e filo-trumpiano Timothy Dolan, a capo della diocesi della «grande mela» dal 2009. L'emittente televisiva Fox News, vicina ai Repubblicani e al Presidente Usa, ieri si è spinta addirittura ad ipotizzare che il nome del successore di Dolan potrebbe arrivare già oggi, 18 dicembre. Sia come sia, quando il Papa deciderà di sostituire il potente Arcivescovo nominato da Benedetto XVI e creato cardinale nel 2012, non sarà né una punizione, né un evento inaspettato. L'Arcivescovo ha infatti compiuto 75 anni lo scorso 6 febbraio e come stabilito da Paolo VI già con un Motu Proprio nel 1966, poi successivamente confermato nel nuovo Codice di Diritto Canonico del 1983, allo scoccare del settantacinquesimo anno d'età i vescovi titolari di diocesi hanno l'obbligo di rassegnare le proprie dimissioni nelle mani del pontefice. Espletata questa formalità, il Papa può valutare tempi e modi per un'eventuale proroga che in alcuni casi, specie se si tratta di cardinali, può arrivare fino a due anni. Tuttavia, poche settimane fa Leone XIV ha sottolineato la bontà di questa normativa emanata dai predecessori, anche per favorire quel ricambio generazionale a cui il nuovo Papa sembra particolarmente propenso. Nei sedici anni in cui Dolan ha retto la diocesi newyorkese, il porporato si è reso protagonista di numerosi riposizionamenti, sia in campo politico nazionale che ecclesiastico. Convinto sostenitore di Bergoglio nel Conclave del 2013, si è gradualmente allontanato dal pontefice argentino arrivando a criticarne, talvolta aspramente, alcune decisioni in campo dottrinale. Lo scorso maggio, nel Conclave che ha invece eletto il primo Papa statunitense della storia, si è dato molto da fare per sostenere Robert Francis Prevost tra i cardinali del nord e del sud America. C'era però qualcuno, e stiamo parlando nientemeno che di Donald Trump, che avrebbe voluto vedere vestito di bianco proprio lui, Timothy Dolan. Negli anni, infatti, l'Arcivescovo di New York si è molto avvicinato al tycoon il quale lo ha ricambiato della propria stima invitandolo alla sua seconda inaugurazione, lo scorso 20 gennaio, snobbando l'ultra progressista titolare della diocesi di Washington Robert Walter McElroy, nominato appena due settimane prima da Bergoglio proprio per far dispetto al nuovo inquilino della Casa Bianca. Per la successione a Dolan pare che Leone XIV stia valutando il nome dell'attuale vescovo di Joliet (Illinois), mons. Ronald A. Hicks, un presule moderato ma cresciuto al fianco del cardinale Arcivescovo di Chicago Blase Cupich, di tendenze dichiaratamente progressiste e molto legato agli ambienti Dem, nonché amico personale di Barak Obama. Chiunque sarà il nuovo Arcivescovo di New York, questa sarà senza alcun dubbio la nomina più rilevante dall'inizio del pontificato leoniano.