Il governo avrebbe in programma una riforma dei servizi segreti che consenta tempi più rapidi per le intercettazioni preventive. Oggi serve il via libera del procuratore generale della Corte d'appello di Roma: si potrebbero fissare delle scadenze più stringenti e, in alcuni casi, anche procedere direttamente, con un'autorizzazione a posteriori. Continua a leggere