Garlasco, un terremoto: "Stasi doveva essere escluso". Un anno prima della condanna...

"Già nel 2014" il "profilo genetico di Alberto Stasi " doveva "essere escluso quale contributore" alle "tracce" di dna maschile individuate sui "margini ungueali" di Chiara Poggi. Lo scrive il dottor Ugo Ricci , il biologo genetista consulente del condannato in via definitiva per il delitto di Garlasco nelle "osservazioni" alla perizia genetico-forense discussa giovedì al termine dell'incidente probatorio e depositate dai legali di Stasi, Giada Bocellari e Antonio De Rensis . Per l'esperto della Forensic Genit Unit dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi, l'elaborato dimostra come l'allora perito della Corte d'assise d'appello che condannò Stasi a 16 anni avrebbe dovuto escludere l'ex fidanzato di Chiara "a prescindere dal metodo statistico " utilizzato oggi e non utilizzabile all'epoca perché il metodo è stato "pienamente riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale" solo nel 2015. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45478573]] Questo perché il profilo di Stasi e tutti gli altri soggetti inseriti nell'incidente probatorio, a "eccezione" di quello di Andrea Sempio , sono "del tutto discordanti" già dall'analisi dei tracciati elettroforetici. L'ex perito De Stefano scrisse nel 2014 che a causa della "degradazione" del dna e "verosimile contaminazione ambientale " non poteva fornire una "indicazione positiva di identità" e "né si può escludere" che fosse presente "anche dna riferibile ad Alberto Stasi". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45483784]] Esaminato in aula dalla difesa nel processo, alla domanda precisa se avesse trovato il dna di Stasi o che non fosse di Stasi rispose "che non era possibile fare alcuna considerazione in tema di identità o di esclusione". Il dna non fu considerato dalla Corte uno degli elementi per condannare l'oggi 42enne detenuto nel carcere di Bollate , alle porte di Milano. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45485494]]