Askatasuna, guerriglia a Torino: bombe carta e incendi al corteo degli antagonisti. La Lega: "Vanno trattati come terroristi"

Bombe carta, cassonetti della spazzatura incendiati, poliziotti presi a bottigliate. "La manifestazione di Askatasuna si è svolta secondo un triste copione, distruggendo tutto ciò che ha incontrato sulla sua strada come accaduto a Torino". Lo ha dichiarato Daniela Ruffino, segretaria regionale di Azione in Piemonte. "Il corteo partito con bambini e famiglie in prima fila, dopo qualche metro ha cambiato scena e sono tornati gli incappucciati e i violenti, in spregio alla legge approvata mezzo secolo che fa divieto ai manifestanti di travisare il volto". "La violenza non prepara il dialogo e il confronto. Il richiamo alla 'Torino partigiana', come recitava uno striscione, è offensivo per la memoria di tutti quei partigiani che hanno lottato per la pace e la libertà delle idee e delle opinioni",, ha sottolineato Ruffino. "Askatasuna conosce soltanto il linguaggio della violenza e uno Stato democratico ha il dovere di reprimere ogni forma di violenza e di prevaricazione perché con esse è a rischio la democrazia. E quel centro sociale non ama le pratiche degne di una democrazia. La violenza non ha colore politico, non è di destra o di sinistra: è semplicemente contro la democrazia". Più diretta Silvia Sardone, vice segretario della Lega: "Lanci di razzi, pietre, bottiglie e assalti continui contro le forze dell'ordine. Le immagini degli antagonisti che attaccano gli uomini in divisa a Torino sono vergognose. Scene di guerriglia. I delinquenti di Askatasuna e degli altri centri sociali presenti vanno trattati come terroristi. Sono organizzazioni criminali che perseguono, ormai quotidianamente, azioni eversive contro le foorze dell'ordine e contro le istituzioni. Quindi, come succede in altri Paesi, vanno messi fuori legge e considerati come gruppi terroristici". "È indegno che la sinistra difenda ancora questi violenti e che, soprattutto, li abbia coccolati fino ad ora fercando pure di regalargli un immobile", ha aggiunto Sardone. "C'è ancora chi, come il sindaco Lo Russo, che ieri parlava di patto di collaborazione e regolarizzazione. Pd e compagni, dopo questo spettacolo di violenza inaccettabile, dovrebbero chiedere scusa e dissociarsi immediatamente da questa "feccia rossa" che cerca di uccidere chi rappresenta lo Stato". "Lo Stato sotto la guida di Giorgia Meloni é più forte di chi lancia razzi e scende in piazza armato ed è sicuramente più serio di chi sfila al loro fianco anche ricoprendo ruoli istituzionali. Le responsabilità politiche delle violenze di oggi hanno nomi e cognomi ravvisabili nel sindaco Lo Russo, che ha provato senza successo a ritrattare la posizione, in tutti quei partiti e anche in quei cittadini che sono scesi in piazza nello stesso corteo degli incappucciati che hanno lanciato bombe carta e bastoni", ha scritto Augusta Montaruli, deputato torinese di Fratelli d'Italia e vicecapogruppo del partito alla Camera. "Che poi ci siano degli assessori nella stessa piazza di chi vuole ricattare la città con la violenza é semplicemente indecente e la reazione più forte a tutto questo sarà l'indignazione di chi in quella piazza non c'è. C'è invece tristemente chi continua a coccolare irresponsabilmente eversivi che aggrediscono le forze dell'ordine e non perdono occasione di minacciare gli avversari, primo tra tutti il nostro assessore Maurizio Marrone, che non si è mai fatto intimorire dai facinorosi. A lui la nostra solidarietà e il nostro ringraziamento per essersi battuto fino in fondo contro la scelta scellerata del comune di Torino. Solo con il Governo Meloni e il Ministro Piantedosi finalmente lo Stato torna ad essere dalla parte giusta, quella degli uomini in divisa che presidiano e difendono il nostro territorio dalla violenza, a differenza di chi va a braccetto dei violenti stessi mettendosi apertamente contro lo Stato e le Istituzioni". Ancbe per Chiara Appendino, deputato del Movimento 5 Stelle ed ex sindaco di Torino, "le immagini di guerriglia urbana arrivano da Torino sono inaccettabili". "Lo sgombero di Askatasuna era inevitabile", ha aggiunto. "Dal centro sociale sono arrivate violenze non difendibili e di fronte alle quali non ci può essere spazio per il buonismo. Tuttavia, il governo non pensi di strumentalizzare questi fatti per rifarsi una verginità sulla legalità e sul trattamento agli agenti". "Eccola la vostra democrazia, la vostra maledetta violenza, la barbarica voglia di sfasciare la nostra benedetta Democrazia. Fate cose schifose e c'è chi continua non solo a giustificare tutto questo, ma anche a esaltarlo. Non ci fate paura, ma solo tristezza", ha dichiarato il Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo rivolgendosi ai militanti di Askatasuna. Poi ha continuato: "Siete gli stessi che non molti decenni fa portarono il terrore nelle nostre strade, ma stavolta fidatevi, non ci riuscirete. Siete gli stessi, voi di Askatasuna, avete le stesse facce da figli di papà, buona razza non mente. Avete gli stessi occhi cattivi. E guardate negli occhi quella brava gente, ragazze e ragazzi delle Forze dell'Ordine che cadono feriti, che rischiano la vita per le vostre fantasie rivoluzionarie. La Democrazia, chi governa, Forza Italia ed io stiamo con le Forze dell'Ordine". "I torinesi stanno con lo Stato non con l'antiStato - ha chiarito Zangrillo- Ascoltate, tra una vostra schifezza e l'altra, cosa dice e scrive la brava gente di voi". "Solidarietà alle forze dell'ordine per i violenti attacchi che stanno subendo a Torino. Questa è la dimostrazione che sgomberare Askatasuna è stata la scelta giusta", è intervenutoil vicepremier Antonio Tajani. "In Italia non può esserci spazio per l'odio e la violenza. Abbiamo già vissuto il baratro del terrore nelle nostre strade, lo Stato e le Istituzioni non permetteranno un ritorno a quel tragico passato".