Valentina Puleio stava tornando a casa dopo una sera trascorsa fra i locali della movida palermitana. La 33enne palermitana aveva appena salutato le amiche e stata andando verso l'auto parcheggiata poco distante quando è stata colpita alle spalle da un colpo di fucile da caccia. Quasi 40 pallini le si sono conficcati nel collo, nella schiena e nella regione dorsale destra. Le hanno fratturato alcune costole ma per fortuna non hanno leso organi vitali. "Mia figlia stava tornando a casa quanto è stata raggiunta da un proiettile - dice Francesca Palma, madre di Valentina -E' stato nostro figlio a chiamarci stanotte e a dirci quanto era successo. Mi è crollato il mondo addosso". Valentina è caduta a terra intorno alle 2 di notte in piazza Nascè all'incrocio con via Quintino Sella. Non ha mai perso conoscenza e non è in percolo di vita. Di questa notte da incubo ricorda un ragazzo che le si è avvicinato e le ha chiesto scusa. Tranne poi dileguarsi. Le immagini delle telecamere confermano che a sparare è stato un giovane a bordo di una Smart parcheggiata a meno di dieci metri. Non era solo in auto con lui c'era una donna. Pare sia stato un colpo partito accidentalmente. Non si tratterebbe dunque di un agguato o di un atto intimidatorio. Dopo aver chiesto scusa alla vittima non l'ha soccorsa, non ha chiamato i soccorsi, è fuggito verso la periferia di Palermo. Una folle corsa in cui ha rischiato di investire due pedoni. Ora il giovane è in fuga, gli investigatori della squadra mobile coordinati dal procuratore Maurizio de Lucia, hanno analizzato tutti i filmati delle telecamere, sentito i testimoni e dopo poche ore hanno individuato il fuggitivo e lo stanno cercando. Non è chiaro se con lui c'è anche la ragazza. Il prefetto di Palermo, Massimo Mariani, ha annunciato una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si terrà domani mattina alle 11,30. All'ordine del giorno una possibile stretta dopo l'episodio in piazza Nascè. La zona in cui è avvenuto il fatto, benché faccia parte delle aree preferite dal popolo della movida e nonostante due precedenti episodi specifici, non rientra nelle zone rosse sottoposte a maggiore vigilanza dopo l'omicidio di Paolo Taormina (12 ottobre scorso).