Roma . Vecchi pannoloni del Pd: con Ciccio Boccia, Elly Schlein è la più tosta. Questa è la versione di Ciccio contro chi prova a fermare la scalata della segretaria, contro chi potrebbe candidarsi alle primarie di coalizione (vedi il pittore Ernesto Maria Ruffini) contro chi, i Matusa, contesta la linea verde di Elly: “Detto con rispetto – dice Boccia – non si possono più leggere queste interviste da vecchi presidenti Cral, centri ricreativi aziendali, i matusalemme che ci spiegano cosa Elly deve fare, questi ferrivecchi…”. Ciccio, alla buvette, in piena manovra di Bilancio mentre afferra i foglietti e fogliettini di Claudio Lotito, si scatena. Boccia è un po’ seccatuccio perché ultimamente non gli abbiamo dato le giuste attenzioni che merita. Rimediamo. Boccia fino all’ultimo respiro, À bout de souffle con Elly: “La macchinista della locomotiva è Elly e sarà lei a guidare la coalizione anche se al momento non c’è il binario. Chi non ci sta: prima si iscrive al Pd e poi ne parliamo”. Forza Ciccio, ancora: “Voglio ricordare che prima di Elly le curve del Pd erano vuote e ora le riempiamo. Anzi, aggiungo che c’era solo la tribuna vip, tribuna che tra l’altro era anche spettatrice non pagante”. Scrocconacci e pannoloni. Sono i matusa, ci spiega young Boccia, che alzano il ditino per dire che Elly non va bene, che Elly deve fare così, che Elly non basta. Pensionati di tutto il mondo unitevi! Diciamo bene, young Boccia? “Dispiace che voi del Foglio, ma vi perdono, date ascolto a chi vuole fare il furbetto. Io so come funziona, questi scherzetti li facevo vent’anni fa”. Il Boccia si riferisce al fatto, verissimo, che il gruppo del Pd Senato non abbia gradito molto la sua gestione durante il ddl Delrio sull’antisemitismo . Ma Boccia a Natale è più buono (speriamo) e condona i peccati. Boccia young dice: “Avessimo un Maradona potrei capire, ma oltre a Elly, la nostra bomber, non vedo Maradona”. Solo terzinacci di serie C. Gli suggeriamo che c’è Ruffini, il fantasista. E Boccia young ci risponde: “Sia chiaro, Ernesto è un amico, una persona che stimo ma serve una simmetria fra ragione e ambizione”. E poi ci sono i pannoloni (ormai sarà la nostra parola dell’anno) che spiega young Boccia: “Non prendono i voti neppure alla buvette”. Credeteci, quando Ciccio Boccia passa il fine settimana con la sua Nunzia De Girolamo (Ciao, Nunzia!) è Super Boccia. Continua grande Ciccio! “Come vi avevo già raccontato – aggiunge Ciccio – gli elettori del Pd, del 1996, non ci sono più, sono scomparsi. Da qui a Natale se ne perdono altri. Puntiamo sui diciottenni che alle urne almeno ci arrivano”. Boccia quando entra nell’area di rigore non ha rivali. “Io mi faccio il mazzo, guido il gruppo del Senato e i risultati si vedono, anzi, andateli e a vedere”. Dicesi pannolone Pd: zio e padre nobile che dichiara ai giornali, entusiasti, che Elly è troppo acerba. Young Boccia non ci sta: “Ma fatemi il piacere…”. Il giovane Boccia vi pensiona senza finestre e vi manda al Cral, che significa circolo ricreativo aziendale. Boccia è scientifico come lo Scopone. Cari Pannoloni, con Elly è Settebello e denari. Boccia, che briscola!