AGI - C’è chi si prepara alle feste comprando spumante e chi, invece, decide di allestire un vero e proprio arsenale bellico nel giardino di casa. A finire nei guai è un quarantenne italiano della provincia nord di Rieti , che aveva trasformato un anonimo magazzino in una polveriera pronta a illuminare - o meglio, far saltare - l'intero vicinato. I Finanzieri del Gruppo di Rieti , impegnati nei controlli serrati per le festività, hanno bussato alla porta dell'uomo seguendo una pista precisa. Una volta varcata la soglia della pertinenza dell'abitazione, i militari si sono trovati davanti a un panorama surreale: un vero e proprio negozio abusivo organizzato nei minimi dettagli. Un magazzino trasformato in polveriera L'esposizione avrebbe fatto invidia a un professionista del settore. Su scaffalature metalliche erano ordinatamente disposti i pezzi più disparati: dalle classiche fontane , coni e bengala , fino a batterie , razzi e alle decisamente più sinistre bombe carta . Ma non era solo una questione di "vetrina". Metà del magazzino fungeva da deposito logistico straripante di scatoloni pieni di merce. Il bilancio finale è da record: oltre 2 tonnellate di materiale , con un cuore pulsante di circa 300 kg di esplosivo netto . Ordigni artigianali e rischi enormi L'aspetto più inquietante dell'intera operazione riguarda però i pezzi unici. Tra i marchi di fabbrica sono spuntati ordigni artigianali non classificati: prodotti privi di etichette, senza indicazioni sulla composizione e, soprattutto, privi di qualsiasi istruzione d'uso. Una roulette russa di polvere nera stipata in ambienti assolutamente non idonei, con rischi enormi per l'incolumità pubblica. Arresto e indagini sulla filiera L'intervento del personale specializzato ha permesso di mettere in sicurezza l'ingente carico, evitando che la situazione potesse degenerare. Per il proprietario dell'arsenale sono scattate immediatamente le manette con accuse pesanti: si va dalla fabbricazione e detenzione illegale al commercio abusivo di materiale esplodente e omessa denuncia . Dopo l'arresto, l'uomo è stato posto a disposizione dell' Autorità Giudiziaria , che ne ha poi disposto la rimessa in libertà in attesa del procedimento penale. Intanto, le Fiamme Gialle continuano a indagare per risalire alla filiera di provenienza e scoprire l'origine di quegli ordigni "fatti in casa".