Dopo mesi dalla nostra inchiesta arriva una svolta su Mohammad Hannoun: dopo una maxi inchiesta riguardante appartenenza e finanziamento ad organizzazioni con finalità di terrorismo condotta dalla polizia di Stato e dalla Digos di Genova il giordano filo Hamas è stato tratto in arresto. E oggi hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misure cautelari (personali e reali, queste ultime per un ammontare di oltre otto milioni di euro) nei confronti rispettivamente di nove indagati destinatari tutti della custodia in carcere e tre associazioni, emessa dal Giudice per le Indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova. Gli indagati sono accusati, nella attuale fase delle indagini preliminari, di fare parte e di avere finanziato Hamas e tutto ciò sarebbe avvenuto proprio le due associazioni di Hannoun, ovvero la Abspp e La Cupola d'Oro. In particolare, vengono loro addebitate operazioni di finanziamento, che si ritiene abbiano rilevantemente contribuito alle attività delittuose dell'organizzazione terroristica, per un ammontare complessivo di circa sette milioni di euro: effettuate anche mediante operazioni di triangolazione attraverso bonifici bancari o con altre modalità per il tramite di associazioni con sede all'Estero, in favore di associazioni con sede a Gaza, nei Territori Palestinesi o in Israele, dichiarate illegali dallo Stato di Israele, perché appartenenti, controllate o comunque collegate ad Hamas, direttamente a favore di esponenti di Hamas (in particolare, ad Osama Alisawi, già Ministro del Governo di fatto di Hamas a Gaza, che, specificamente, in varie circostanze, sollecitava tale supporto finanziario).