Roma e l'invasione dei gabbiani: dal Conclave ai tavolini dei bar

È entrato nell'immaginario il video di questi gabbiani - con un pulcino - sul tetto della Cappella Sistina durante il Conclave, solo pochi mesi fa. Una fotografia impietosa, per quanto poetica, delle contraddizioni che abitano la grande bellezza capitolina. I gabbiani, grazie al Tevere, risalgono dal mare di Ostia verso il centro e, attratti dal grande quantitativo di alimenti a disposizione e facilitati dalla loro superiorità aerea, sono diventati rapidamente padroni del cielo e della terra di Roma. Secondo alcune stime nella città eterna ci sarebbero molte migliaia di esemplari. Nidificano, sporcano i monumenti storici, spaventano i passanti, rubano il cibo dalle mani dei turisti e planano inarrestabili sui tavolini incustoditi dei bar. A poco servono - per ora - le contromisure delle istituzioni: oltre a topi e cinghiali, i gabbiani arricchiscono il bestiario della Capitale d'Italia con stridii, deiezioni e disagi. Le invasioni barbariche oggi hanno le ali.