E non si sapeva ancora del video di Sempio sul pc di Chiara Poggi ... Alla vigilia di Natale 4 di Sera , su Rete 4, tra i pochissimi talk a resistere in onda in questi giorni di feste natalizie, dedica ampio spazio al delitto di Garlasco e alle ombre giudiziarie che hanno accompagnato il caso dalla prima condanna di Alberto Stasi al nuovo fascicolo della Procura di Pavia. Una inchiesta che Tiziana Maiolo, non a caso, definisce «molto strana. Allora, nei confronti di Andrea Sempio , finora non hanno trovato pressoché nulla. Non mi dite il DNA, le unghie, eccetera, perché sono tutte cose per cui potrebbe esserci una compatibilità con la linea Y maschile della famiglia, della parte maschile. O l’impronta 33. Non vorrei neanche dover entrare nel merito di queste cose, ma elementi concreti per ora, per andare a giudizio, non ci sono». C’è poi un condannato che continua a dichiararsi innocente: «Tutta questa indagine sembra avere un timbro , che è quello dei difensori di Stasi che vogliono tentare un’ennesima richiesta di revisione», conclude la Maiolo. Per Paolo Cento , storico esponente dei verdi, questa vicenda «è un monito anche per tutti coloro che pensano che la giustizia debba essere una mannaia. No, la giustizia non deve e non può essere mai una mannaia perché l’errore giudiziario è dietro l'angolo, quindi noi dobbiamo fare semmai una riforma seria del codice di procedura penale perché quello che emerge è proprio la possibilità di dire tutto e il contrario di tutto dentro un processo penale e questo non può far stare tranquilli i cittadini che da un giorno all’altro rischiano di trovarsi coinvolti senza avere strumenti di difesa». Perché il tema vero, aggiunge, «è che la difesa oggi nel processo penale è più debole rispetto all'accusa e rispetto a chi giudica. Quindi questa è una vicenda emblematica non dico di mala giustizia ma di una giustizia che avrebbe bisogno di riforme vere». Resta un altro dato, conclude Lucio Malan , presidente dei senatori di FdI : a proposito di riforme e di responsabilità civile, «si contano sulle dita delle due mani i magistrati che hanno subito delle sanzioni per avere determinato delle ingiuste carcerazioni, non in un anno, in dieci anni». "L'indagine sul caso Garlasco sembra avere un timbro, quello dei difensori di Stasi che vogliono tentare un’ennesima richiesta di revisione" Tiziana Maiolo a #4disera News pic.twitter.com/YGQvHBGMDR — 4 di sera (@4disera) December 23, 2025