Occhio alla "colata artica". Le previsioni di Giuliacci da Capodanno all'Epifania

Un inverno così dinamico non si vedeva da almeno dieci anni. A dirlo è Mario Giuliacci, che nelle sue ultime previsioni meteo per Capodanno e fino all'Epifania delinea uno scenario decisamente invernale per l'Italia, con una serie di colate di aria polare destinate a scandire i prossimi giorni tra freddo intenso, piogge e nevicate diffuse. Una irruzione di aria polare è attesa per il 30 dicembre: il nucleo freddo colpirà inizialmente i Balcani, per poi coinvolgere anche l'Italia nello stesso giorno. Sono previste piogge sulle isole maggiori tra il 30 e il 31 dicembre, mentre il 1° gennaio le precipitazioni interesseranno Levante ligure, Toscana, Umbria e Lazio. Il 2 gennaio il maltempo si estenderà a Lombardia, Triveneto e regioni tirreniche. Non mancherà la neve, spiega Giuliacci in un video sul canale YouTube MeteoGiuliacci , sono attese nevicate fino a bassa quota su Trentino-Alto Adige, Abruzzo e Molise, con fiocchi anche ad Aosta, L'Aquila, Campobasso e Potenza. Le temperature subiranno un netto calo: le massime resteranno ovunque sotto i 6 gradi, ad eccezione di Roma, Ancona, Palermo e Cagliari, mentre le minime scenderanno sotto lo zero in tutti i capoluoghi, con punte di -7 gradi a Campobasso. Questa fase fredda dovrebbe persistere fino al 2 gennaio. Ma l'inverno non si fermerà qui. Un terzo nucleo di aria polare è previsto in arrivo il 3 gennaio, con impatto diretto sulle Alpi. L'irruzione perpendicolare favorirà la formazione di un ciclone sottovento sul Mar Ligure, capace di richiamare venti più miti in quota sopra il cuscinetto di aria fredda già presente sull'Italia. Intorno al 5 gennaio è atteso anche l'ingresso della Bora sul Nord Italia. Gli effetti saranno significativi soprattutto sulle montagne: nevicate abbondanti sulle Alpi, con accumuli superiori ai 50 centimetri fino a quote basse. La neve potrebbe interessare anche i rilievi laziali e successivamente Emilia-Romagna e Marche, ancora una volta fino a bassa quota. Dopo un temporaneo rialzo delle temperature, l'attenzione resta alta. Secondo Giuliacci, infatti, intorno all'Epifania non è escluso l'arrivo di un quarto nucleo di aria polare, che potrebbe riportare condizioni pienamente invernali su gran parte del Paese. Un'evoluzione tutta da seguire, ma una cosa è certa: l'inverno entra nel suo momento più intenso.