Non trova pace la Lega: dopo aver spinto per settimane per 'moderare' il decreto sull'invio di armi all'Ucraina ora invita - o almeno, lo fanno alcuni suoi esponenti di spicco - a non votare quello stesso decreto, varato dal governo Meloni. Il punto di cui si è parlato di più è la parola "militari", che appare nel titolo del decreto, ma lo scontro è sulla sostanza. Continua a leggere