"Abbiamo di fronte problemi vecchi e nuovi, accresciuti dall'incertezza del contesto internazionale che attraversiamo. Entriamo, inoltre, oggi, in un tempo in cui tutto diventa globale e interdipendente, dall'economia, all'ambiente, al clima, alle rivoluzioni tecnologiche che investono le nostre vite, ai rischi delle pandemie, alle reti del terrorismo integralista. Ma nessun ostacolo è più forte della nostra democrazia. Desidero ricordarlo a tutti noi e rivolgermi, particolarmente, ai più giovani". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso di fine anno. "Il prossimo anno saranno gli 80 anni della Repubblica", ovvero "decenni di alto significato". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno, invitando a immaginare un "album" della storia della repubblica italiana. "Il primo fotogramma è rappresentato dalle donne - prosegue - per la prima volta chiamate finalmente alle urne. Questo segno diede alla Repubblica il suo carattere democratico". Aggiunge: "La Repubblica è uno spartiacque nella nostra storia". "L'Italia è un attore di grande rilievo sulla scena internazionale, anche grazie al contributo che i nostri militari hanno dato e danno alla costruzione della sicurezza e della pace. Anche qui un cammino con alti prezzi, a partire dal sacrificio dei nostri aviatori in missione umanitaria a Kindu, in Congo, nel 1961. L'Italia della Repubblica è una storia di successo nel mondo. Possiamo e dobbiamo esserne orgogliosi". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale messaggio di fine anno agli italiani. "Possiamo - ha aggiunto - perché questa storia è frutto del sacrificio, dell'impegno, della partecipazione di tante generazioni di italiane e italiani. Ognuno ha messo la sua tessera in quel mosaico. In ogni casa, in ogni famiglia c'e' una storia da raccontare".