Rivoluzione in aereo, cani (anche grandi) accanto al padrone

L'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) tenta di accelerare sugli animali a bordo degli aerei e punta a far viaggiare quelli di grossa taglia al fianco dei propri padroni e persino senza trasportino. L'iniziativa comincerà con dei voli dimostrativi, ma l'intenzione è di sollecitare il settore su scala mondiale a darsi da fare. Proprio per questo, alla prossima assemblea dell'Icao (agenzia Onu per l'aviazione civile) a settembre presenterà un "information paper". L'iniziativa segue le linee guida di maggio scorso, nelle quali l'ente guidato dal presidente Pierluigi Di Palma introduce un "cambiamento culturale prima ancora che normativo". Gli animali di peso superiore agli 8-10 chili possono viaggiare in cabina, ma con precise condizioni di sicurezza. "L'importante è che gli animali viaggino in trasportini idonei, assicurati al sedile": Sono ovviamente vietati i posti vicini alle uscite di emergenza. E' inoltre previsto un numero massimo di animali per volo, così come la possibilità di creare delle "zone cuscinetto" per chi è allergico e non gradisce la vicinanza. Le aviolinee sono libere di aderire alle nuove regole, Enac precisa che non è obbligatorio. Ma quelle che sono interessate dovranno presentare un piano operativo per ottenere l'autorizzazione. All'iniziativa dell'Enac, ha manifestato il proprio consenso l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente dell'Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali. "Il nuovo regolamento sancisce ufficialmente che l'animale è elemento della famiglia e non può stare nella stiva di un aereo dove peraltro può anche soffrire", spiega la parlamentare. "Era da tempo che auspicavamo una mossa del genere, è una richiesta che viene dal Paese". "L'intenzione è quella di cambiare paradigma. Generalmente gli animali piccola taglia possono viaggiare in cabina passeggeri in un trasportino idoneo e posizionato sotto il sedile", commenta Di Palma, presidente dell'Enac. "Ma storicamente gli animali di taglia superiore vengono qualificati come “bagagli” e sono ammessi a viaggiare in stive pressurizzate e riscaldate, non senza situazioni di malessere", aggiunge. "Ecco perché è arrivato il momento di riportarli su, in cabina, a stare con i loro padroni". Di Palma non nasconde pero' le complessità logistiche degli animali in cabina. "Bisogna fare una valutazione del rischio, per esempio, tra come si potrebbe comportare il cane o il gatto, le allergie eventuali degli altri passeggeri o il loro disagio a stare vicino a un animale", spiega. "Così come ai vettori, dopo il nostro via libera, tocca gestire la collocazione in cabina, far firmare la dichiarazione di manleva, controllare i certificati veterinari". Sugli animali a bordo le compagnie aeree vanno ancora in ordine sparso. Con le tradizionali che si confermano le più accoglienti — non certo gratis —, mentre le low cost preferiscono non aggiungere complessità e al momento accolgono solo esseri umani. Al netto di Volotea che cani e gatti li accetta anche in cabina, di fianco ai loro padroni. Ita Airways, per esempio, colloca in cabina gli animali dal peso massimo (trasportino e cibo inclusi) di 12 chili sui voli nazionali a 73 euro (59 euro in bassa stagione o 73 euro in alta stagione per i collegamenti con la Sicilia) e di 10 chili su quelli internazionali a 95-230 euro (dipende dalla distanza). Gli animali fino a 75 chili finiscono in stiva a 83 euro (voli nazionali) o 105-300 euro (voli internazionali/intercontinentali). Con Volotea gli animali fino a 10 chili in cabina comportano un esborso di 39 euro (se l'acquisto del servizio viene effettuato sul web) fino a 60 euro (in aeroporto). Per chi viaggia in regime di continuità territoriale in Sardegna è previsto il trasporto in stiva degli animali fino a 75 chili al costo di 60 euro (ma bisogna prenotare solo attraverso il call center). Sulle altre low cost — Ryanair, easyJet, Wizz Air — non sono ammessi animali, «tranne i cani guida i da assistenza riconosciuti e registrati». Con Air France si va dai 125 euro, a tratta, per l'animale in cabina (meno di 8 chili) sui voli in Europa e Nord Africa, e 200 euro per quelli in stiva. Per i viaggi più lunghi — quelli intercontinentali — il conto sale a 200 euro (in cabina) e 400 euro (in stiva). Con Lufthansa il costo è di 75 euro (per pet in cabina, meno di 8 chili) e 100 (taglia media) o 200 euro (taglia grande) sui voli intra-europei, che salgono a 115 euro (voli intercontinentali) e 170 (taglia media) o 340 euro (taglia grande) per gli animali in stiva, fino a 75 chili. L'onorevole Brambilla non è per le forzature. "Non voglio che venga imposto per legge ai vettori di trasportare gli animali in cabina, è il mercato che decide e regola", sottolinea. "E proprio per questo credo che proprio il mercato alla fine porterà tutti i vettori, anche le low cost, ad accogliere cani e gatti perché si renderanno conto che non possono restare indietro sul tema e che sarà per loro un'ulteriore opportunità". Con la documentazione che sarà inviata all'Icao, l'Enac vuole fare un passo ulteriore in avanti: l'obiettivo è far viaggiare gli animali di grossa taglia senza trasportino e sempre in cabina, di fianco ai padroni. "Ma sono questioni facili da risolvere — è convinto Di Palma —. Il vero ostacolo è la resistenza culturale delle persone, quella va superata".