"Mio fratello ha preso il caffè e poi ha trovato la morte sul cantiere. Dovevano proteggere lui e i due colleghi con le imbragature per salire lassù, si poteva salvare insieme ai due colleghi". Non si dà pace Carmela Romano, sorella di Luigi, l'operaio di 66 anni morto il 25 luglio scorso insieme a due colleghi in seguito alla caduta da un carrello elevatore in un cantiere del quartiere Arenella. Oggi ha parlato ai funerali, a Secondigliano, nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano. Dove hanno parlato delle vittime anche il nipote di Luigi, Daniele Romano, e don Maurizio Patricello. "Non è possivile che un uomo di 67 anni per vivere debba arrampicarsi a 25 metri senza misure di sicurezz", commenta il parroco del Parco Verde di Caivano.