"Dimissioni". Dal centrodestra è un coro unanime: alla luce degli ultimi sviluppi dell'inchiesta sull'urbanistica a Milano, il sindaco Beppe Sala è "politicamente spacciato". In giornata il gip Mattia Fiorentini ha disposto l'arresto in carcere per Andrea Bezziccheri , imprenditore e patron della Bluestone, e i domiciliari per l'ex assessore all'Urbanistica Giancarlo Tancredi , il fondatore di Coima Manfredi Catella , l'ex componente della Commissione paesaggio del Comune Alessandro Scandurra , l'ex presidente della stessa Commissione Giuseppe Marinoni e il manager Federico Pella , confermando di fatto l'impianto accusatorio della Procura (con Sala a sua volta indagato) parlando nelle carte di " consolidato sistema di corruzione ". "È il momento che il sindaco Sala prenda atto che la sua amministrazione è arrivata al capolinea . Eviti a Milano l'ennesimo spettacolo indecoroso di attaccamento alla poltrona: la città non merita questa sinistra inconcludente e incapace", attacca in una nota Silvia Sardone , vicesegretario della Lega, eurodeputata e consigliere comunale a Milano. "La conferma delle richieste d'arresto legate all'inchiesta sull'urbanistica rende ancora più grave il contesto in cui si trovano il sindaco Sala e la sua maggioranza. Lo scenario è quello di un'azione amministrativa paralizzata e di una coalizione divisa , con richieste di dimissioni che arrivano persino dagli alleati del Pd . Intanto, in Consiglio comunale cresce il dissenso interno sulla questione dello stadio di San Siro , con la concreta possibilità che venga bocciato", dice Sardone. "Al di là dei tragicomici proclami del Pd lombardo, che parla di un sindaco che 'governa il cambiamento', la realtà - sottolinea il vicesegretario della Lega - è evidente: questa giunta si trascina in una lenta agonia , paralizzando Milano. E non è solo l'urbanistica a essere in crisi: ogni giorno emergono criticità su sicurezza, periferie, impianti sportivi abbandonati e occupati". Stesse conclusioni tratte da Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d'Italia , vice-presidente della Commissione Affari Costituzionali nonché storico vicesindaco nelle passate amministrazioni milanesi di centrodestra: "Dopo la disposizione odierna del gip, come fa Sala a rimanere ancora in carica continuando a fare il Sindaco di Milano? Cos'altro deve succedere di più grave rispetto a questi arresti? E' ora che il Sindaco faccia un doveroso passo indietro, dimettendosi, perché la città non può continuare a essere amministrata in queste condizioni". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43569672]] Le indagini, scrive il giudice per le indagini preliminari, "hanno disvelato l'esistenza di un consolidato sistema di corruttela e commistione tra interessi pubblici e privati incentrato sulla figura della commissione per il paesaggio". Commissione definita come "un organismo in grado di creare una concentrazione di potere e di veicolarlo verso una spartizione del territorio edificabile a vantaggio di una cerchia ristretta di professionisti e speculatori". Il giudice inquadra così il meccanismo: "in pratica, corrompendo il presidente Marinoni, il vicepresidente Oggioni e singoli componenti della commissione paesaggio (tra cui Scandurra), interamente composta da professionisti operanti sul territorio di Milano (a loro volta influenzabili dai primi e soggetti alle pressioni dell'assessore Tancredi), importanti costruttori privati potevano ottenere anticipazioni e un occhio di riguardo per le pratiche". In altre parole, la Commissione era un autentico "generatore di meccanismi clientelari , di conflitti di interesse e, per quanto ne consegue, di mercimonio della funzione pubblica e corruttela". "Il sistema veniva avallato dai rappresentanti della politica locale, nella persona dell'assessore Tancredi" e "tutto ciò era accompagnato da un disinvolto rilascio di titoli edilizi illegittimi, preceduto da mistificazioni e omissioni disseminate in maniera strumentale, nonché da un sistematico aggiramento delle norme morfologiche di settore e delle procedure previste dalla legge".