I tormenti dei Giovani dem: si va verso un congresso dopo cinque anni di stallo

Dem under 30 in cerca di leader. La direzione nazionale del Partito democratico di giovedì ha ratificato all'unanimità la nomina dell'avvocato Lorenzo Innocenzi a commissario ad acta per il congresso dei Giovani democratici , organizzazione del Pd riservata solo ai giovani tra i 14 e i 29 anni. Si apre di fatto un nuovo capitolo per un'odissea congressuale che da cinque anni avvelena gli animi dei piccoli dem. “Sono convinto che sbloccherà le cose, è un'ottima notizia" , dice al Foglio Claudio Mastrangelo , abruzzese e membro della direzione nazionale, protagonista insieme a Paolo Romano e Tommaso Sasso di un duro triello che parte dal 2020 e arriva a fino a oggi. La genesi della vicenda risale ai tempi in cui il segretario del Pd era Nicola Zingaretti. Il congresso giovanile organizzato nella prima estate del Covid, dopo la fine del mandato da segretario di Mattia Zunino, dà un risultato incerto. Le due mozioni contrapposte (una di Raffaele Marras e una di Caterina Cerroni) annunciano entrambe la vittoria. Seguono mesi di conteggi, riconteggi e accuse reciproche di brogli. E in mezzo al caos, la commissione congresso si dimette in blocco, senza annunciare il vincitore . “Immagina di litigare per l'affidamento di tuo figlio in tribunale e a un certo punto il giudice scappa. Finiamo per tirarci il bambino ognuno all'altro, e alla fine si strappa", ci spiega Mastrangelo. Allo scontro per la vittoria, si aggiunge quello per il regolamento congressuale e su come dovessero essere espressi i voti, insieme ai dubbi mossi da alcuni esponenti sulla veridicità di alcune tessere raccolte in svariate sezioni territoriali. Passano gli anni e dalle due mozioni litigiose ne nascono altre due, e infine anche una terza, quella di Mastrangelo. Nel frattempo, l'organizzazione a livello nazionale si congela. Il sito web rimanda a una pagina sconosciuta e l'ultimo tweet risale al settembre 2022 , mentre su Instagram si arriva a novembre 2023: “Oggi chiudiamo tutto. Siamo in lutto”, recita il post completamente nero. E' un messaggio contro "l'immobilismo con cui il governo affronta il tema della violenza di genere”, l'ultimo inviato ai quasi 8 mila follower della pagina. “Tutti quei problemi di carattere burocratico si sono riversati anche sulla vita economica dell'organizzazione – prosegue il membro della direzione nazionale del Pd – dopo cinque anni di sfilacciamento ogni territorio aveva delle regole diverse: andava uniformato ”. L'arrivo di Elly Schlein alla segreteria non cambia nulla, nonostante i giovani dem riponessero in lei molta fiducia. A smuovere le acque è invece Michele Fina , senatore e tesoriere del Pd, che per ricomporre il disastro organizzativo ed economico dei Gd spinge più di tutti per portare il dossier all'attenzione di chi di dovere. All'inizio del 2024 oltre 200 militanti si incontrano a Roma e minacciano di sfilare sotto la sede del Pd con l’obiettivo di “fare casino”. Interviene quindi Igor Taruffi , responsabile organizzazione del Pd, che preoccupato dal possibile danno d'immagine per il partito (a pochi mesi dalle elezioni europee) chiede ai tre contendenti un incontro promettendo regole chiare e una data definitiva. Oggi tocca all'avvocato Lorenzo Innocenzi ricomporre i cocci e traghettare i giovani dem verso un congresso ordinato. Cinque anni sono tanti, però, e Mastrangelo ha scelto di sfilarsi dalla corsa. “Credo che sia opportuno lo facciano anche gli altri. Ormai tutti e tre ci muoviamo ad ampie falcate verso i 30 anni" , ci dice il dem abruzzese, con l'auspicio che “questa sia l'opportunità per una nuova generazione di giovani democratici che riesca a prendere in mano l'organizzazione giovanile e mettersi finalmente alle spalle le tossine di questi cinque anni”.