Una vicenda che ha del clamoroso, e che ha coinvolto Alberto Zangrillo , ex presidente del Genoa e attualmente membro del consiglio di amministrazione del club. Il professore genovese si è visto rifiutare la possibilità di acquistare un abbonamento per seguire la stagione 2025-2026 dalla tribuna del Ferraris. Lo ha raccontato lui stesso, confermando quanto accaduto e spiegando di aver presentato un esposto alla Procura in seguito all’episodio. Figura molto nota al pubblico per il suo ruolo di medico personale di Silvio Berlusconi e primario al San Raffaele di Milano, Zangrillo è anche un grande tifoso del Genoa, club che ha guidato da presidente in passato. Dopo aver lasciato quella carica, avrebbe voluto tornare sugli spalti da semplice sostenitore. Ma qualcosa si è messo di traverso. Secondo quanto riferito da Zangrillo al Corriere della Sera , infatti, si era recato al ticket office del Porto Antico per sottoscrivere l’abbonamento, ma è stato fermato . Un dirigente del club, Marco Trucco , lo avrebbe accompagnato in un’area riservata per comunicargli che il Genoa non gradiva la sua presenza: “Mi ha detto che ero persona non gradita. È stato umiliante”, ha dichiarato Zangrillo. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43577073]] Alla base del rifiuto potrebbe esserci il suo coinvolgimento, in qualità di testimone, in una controversia legale tra la nuova proprietà rossoblù e A-Cap, società americana creditrice dell’ex gruppo dirigente, i 777 Partners. A-Cap ha contestato invano l’ingresso dell’attuale azionista di maggioranza Dan Sucu, che ha rilevato la maggioranza tramite un aumento di capitale lo scorso dicembre. A questo punto, niente abbonamento: "Sono costretto, evidentemente. Chissà che un giorno non compri io il Genoa...".