Altro lutto nel mondo della musica italiana: è morto il rapper romano Jesto , al secolo Justin Rossi Yamanouchi . L'artista avrebbe compiuto 41 anni il prossimo 25 novembre ed era figlio d'arte: suo padre era infatti il cantautore romano Stefano Rosso , scomparso nel 2008, e della annunciatrice Rai Teresa Piazza . A dare la notizia è stato il fratello maggiore dell'artista, Hyst , con un post pubblicato su Instagram. Le cause non sono ancora state rivelate. "Nella notte del 31 di luglio ci lascia Justin Jesto Rossi Yamanouchi. Astro del rap italiano e uomo di immensa levatura spirituale. Non si dica che lascia il vuoto, perché non è così". Al contrario "lascia un'eredità di valore incalcolabile e uno slancio all'elevazione morale e spirituale che le anime affini sapranno cogliere e sfruttare". I funerali "si terranno martedì 5 agosto alle 11 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere. L'ingresso alla chiesa sarà consentito solo a parenti e intimi, gli intervenuti potranno salutarlo in piazza. Si richiede il rispetto assoluto", scrive ancora il fratello, che conclude: "Ora e per sempre 'È JESTO!'. Tra i colleghi che lo ricordano c'è Fedez , che su Instagram scrive: "Quattordici anni fa partecipavo al mio primo 2thebeat in cui gareggiava anche Jesto. Vederlo fare freestyle mi fece capire cosa significasse avere carisma sul palco . Un punto di riferimento per il movimento, in un'epoca in cui si rappava solo per la fotta e la passione. Riposa in pace leggenda del rap (quello vero)". Tanti i commenti sotto al post di Hyst, da Ghemon a Olly , da Shade a Mecna fino a Tormento , Willie Peyote , Frah Quintale , Fred De Palma e Piotta , che scrive: "Un genio assoluto Justin. Avanti anni luce". Classe 1984, nato a Roma, aveva ereditato il cognome dall'attore giapponese Haruhiko Yamanouchi , all'epoca marito della madre. Nel 2003, a soli vent'anni, pubblica il suo primo ep intitolato Coming Soon . L'anno seguente si fa notare per le sue spiccate abilità nel freestyle , vincendo la sezione emergenti del concorso Da Bomb . Con l'esperienza accumulata e le competenze maturate, pubblica il suo primo progetto ufficiale, Il mio primo e ultimo disco , pubblicato dall'etichetta La Grande Onda di Piotta. Nel 2004 partecipa per la prima volta al contest 2theBeat , venendo eliminato al primo turno. Nel 2006 raggiunge la finale a quattro, classificandosi terzo dopo essere stato il secondo a uscire. Durante l'estate dello stesso anno, pubblica il mixtape Radio Jesto Libero Vol. 1 , costruito interamente su basi statunitensi e arricchito dalla partecipazione di colleghi affermati nella scena italiana, a partire da Primo Brown e Gel . Nel 2008 esce Estremo , il suo secondo album in studio. Un lavoro più intimo e personale rispetto al passato. Nel 2018 pubblica l'album Buongiorno Italia , che dedica al padre Stefano Rosso e con cui avvia un cambiamento stilistico. L'anno dopo, nel 2019, torna con il disco IndieJesto , con cui abbandona il rap per immergersi in un sound acustico. "E' il primo disco d'amore", aveva dichiarato in una nota nel giorno dell'annuncio dell'uscita, a cui fanno seguito Samsara (2022), Ricordo il futuro (2023) e Samsara (Relaoaded ) (2023). Dalla scena underground agli album hip‑hop al passaggio al cantautorato contemporaneo, Jesto ha saputo ridefinire il suo stile e la sua poetica, dialogando con eredità familiari e contesto sociale.