Paolo Mieli "condanna" Elly Schlein: "Che fine farà"

Piovono critiche sul segretario del Partito Democratico, Elly Schlein , e arrivano da una firma importante come quella di Paolo Mieli sulle pagine del Corsera , che fa una precisa analisi politica dell’opposizione a meno di due anni dalle elezioni politiche che sanciranno la legislatura che dovrà poi eleggere, a sua volta, il successore di Sergio Mattarella . A oggi, con il centrodestra saldamente al comando del Paese, il nome in cima alla lista dei desiderata del governo sarebbe quello di Giancarlo Giorgetti . Mieli, in sostanza, ritiene che la leader del Pd dovrebbe intanto smarcarsi dal M5s pur restandone alleato (ha, secondo i sondaggi attuali, quasi il doppio dei consensi rispetto a Conte ) e creare un gruppo dirigente più compatto e circondarsi di personalità forti, per evitare di perdere ancora il confronto con Giorgia Meloni . [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43574101]] Mieli scrive: "Giorni fa anche Aldo Cazzullo su queste pagine ( Corriere , ndr ) si è mostrato oltremodo perplesso circa la possibilità che, date tali premesse, Pd e M5s possano correre assieme alle prossime elezioni politiche. A meno che il partito di Schlein scavalchi quello della Meloni e sia in grado di dettar legge come accade nel centrodestra". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43569586]] Quindi, l’ex direttore del Corriere impartisce dei consigli al capo del Pd: "Forse gioverebbe che Schlein sapesse integrare in tempi rapidi il gruppo dirigente del suo partito. Con personalità (prevalentemente femminili) più forti, più simili a lei quantomeno per determinazione, pur eventualmente con opinioni diverse dalle sue. Gioverebbe altresì che Conte, dimostrata la sua indiscutibile abilità, rinunciasse a vincere qualche mano della complicata partita in atto. Lasciasse a Bonelli e Fratoianni il compito di rappresentare la sinistra-sinistra – spiega Mieli - e tornasse a essere il duttile capo di governo che seppe accettare più di un compromesso . Quel che è certo è che, a furia di mettere nel sacco i Ricci , i Sala , i Giani e forse anche i De Luca , farà (forse) aumentare i voti del movimento di cui si è conquistato l’eredità, ma si ritroverà alla prossima legislatura sui banchi dell’opposizione . A festeggiare, assieme ai compagni di cordata, quello che, a questo punto, passerebbe alla storia come il decennio meloniano". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43566391]]