Un uomo cammina a fatica di notte, piove. Siamo nella Mosca staliniana. Anni Trenta. Spie dovunque, tutto deve essere sotto controllo. L’uomo che cammina è giovane, ma le gambe tremano; è malnutrito (vive di tè, fuma, qualche rara volta la moglie riesce a procurarsi e cucinare un pugno di ceci, altre volte un uovo, che […] L'articolo Come la poesia di Mandel’stam sopravvisse a Stalin grazie all’amore di sua moglie proviene da Il Fatto Quotidiano .