Via al Giubileo dei giovani: mezzo milione di Papaboys da Leone

La Capitale da giorni è "invasa" da festosi gruppi di ragazzi e ragazze festanti accorsi da ogni dove per il Giubileo dei Giovani. Centinaia di migliaia arrivati a da tutto il mondo a Roma nel segno della pace per partecipare al loro Anno santo, che raggiungerà i momenti più alti oggi e domani a Tor Vergata con papa Leone. I giovani provengono da 146 Paesi diversi: dall'Europa per il 68% di presenze, e poi dal resto dei continenti. Ci saranno anche giovani da zone teatro di conflitto: dal Libano, dall'Iraq, dal Myanmar, dall'Ucraina, dalla Siria e dal Sud Sudan. Per l'accoglienza sono state mobilitate 270 parrocchie, 400 strutture scolastiche, 40 siti extra-scolastici, case della Protezione Civile, palazzetti dello sport. Oggi, dalle 9, si sono aperti i cancelli di Tor Vergata, che sarà animata da varie band fino alle 20:30, quando inizierà la veglia con papa Leone. Il Pontefice arriverà in elicottero poi ci sarà il bagno di folla tra i giovani con la papamobile. Nel dettaglio, tre giovani provenienti da Italia, Messico e Stati Uniti rivolgeranno altrettante domande al Pontefice sui temi dell'amicizia nell'era digitale, sul futuro e sulla speranza. Dal Papa arriverà un «messaggio di unità e fraternità», per dirla con l'organizzatore del Giubileo, mons. Rino Fisichella. Quello di Tor Vergata, ha spiegato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è '«il più grande allestimento tecnologico mai realizzato per un evento in Italia», con una control room da 500 metri quadrati. Essa "veglierà" sull'area che ospiterà i pellegrini che si estende per 521.400 metri quadrati. Per arrivare a Tor Vergata i giovani hanno percorso a piedi cinque chilometri. Tre i varchi di accesso. Dispiegati 2.760 bagni chimici e 2.660 punti per rifocillare le proprie borracce, con 5 milioni di bottiglie di acqua potabile e 70 nebulizzatori a disposizione. Un'attenzione importante è stata dedicata anche al lato sanitario, con 10 postazioni mediche avanzate, 43 ambulanze e quattro aree "calme". Oltre 20.000 persone- tra forze dell'ordine, operatori sanitari e volontari saranno impegnate nell'accoglienza. Domani, domenica 3, alle 9.30, la messa finale presieduta dal Papa a Tor Vergata. Il Giubileo dei giovani di quest'anno è il quarto evento giubilare dedicato alle ragazze e ai ragazzi. La prima volta fu nel 1984 in occasione del Giubileo della Redenzione. L'incontro si tenne il 14 aprile, alla vigilia della Domenica delle Palme, a San Giovanni in Laterano. «Quale meraviglioso spettacolo costituisce, nello scenario di questa piazza, la vostra odierna assemblea - disse San Giovanni Paolo II. Chi ha detto che la gioventù di oggi ha perso il senso dei valori? È proprio vero che su di essa non si può contare? Ebbene, io dico che già l'esperienza di questi giorni grandiosa e consolante esperienza di compattezza, di fraternità e di coraggio nell'aperta professione della fede - è di per sé una risposta a siffatte domande ed una smentita a quei dubbi». In quella circostanza furono circa 300mila i giovani presenti. Da lì iniziarono le Gmg e fu quello il punto di partenza dei "Papaboys", ovvero dei milioni di giovani che hanno sempre, costantemente, accompagnato il Papa polacco che li esortò a «non cedete alla cultura di morte» e a «scegliere la vita». «Schieratevi con quanti non accettano di declassare il loro corpo al rango di oggetto. Rispettate il vostro corpo», disse ancora Wojtyla. Il secondo Giubileo dei giovani è datato agosto 2000. Dal 15 al 20 circa 2 milioni di ragazze e ragazzi giunsero a Roma. Il clou di quell'appuntamento fu la notte di Tor Vergata con la veglia a cui partecipò Giovanni Paolo II. Una notte di cui sono ancora vive le immagini del Papa che interagisce con i ragazzi, animando il canto e abbracciando un giovane che riuscì a raggiungerlo sul palco. Il Pontefice definì quella veglia «indimenticabile», esortò i presenti all'impregno per creare una società «più umana e fraterna» e pronunciò una frase che ha fatto epoca definendo i giovani «sentinelle del mattino in quest'alba del terzo millennio». Al termine il Papa salutò i giovani con queste parole: «C'è un proverbio polacco che dice: Kto z kim przestaje, takim si? staje. Vuol dire: se vivi con i giovani, dovrai diventare anche tu giovane. Così ritorno ringiovanito. E saluto ancora una volta tutti voi, specialmente quelli che sono più indietro, in ombra, e non vedono niente. Ma se non hanno potuto vedere, certamente hanno potuto sentire questo "chiasso". Questo "chiasso" che ha colpito Roma e che Roma non dimenticherà mai». Informazioni di servizio - Il primo appuntamento con Papa Leone XIV è per stasera, con la veglia di preghiera. Domani mattina, invece, si terrà la celebrazione domenicale. All'evento si sono registrati 500 mila giovani da 146 Paesi del mondo, ospitati in scuole, palestre, parrocchie e altri siti, come la Fiera di Roma, che hanno aperto le porte ai ragazzi. La stima è che si possa arrivare a un milione di transiti tra oggi e domani, considerato che molti affluiranno anche senza prenotazione. Per l'accesso a Tor Vergata, dove l'area è stata suddivisa in settori, sono previsti controlli leggeri al metal detector per tutti i partecipanti. Il riempimento dei settori avverrà gradualmente, in base all'orario di arrivo. Per coloro che saranno distanti dal palco-altare allestito per il pontefice sono state montate torrette audiovisive dalle quali saranno trasmesse le celebrazioni. Sono cinque i percorsi pedonali per i pellegrini, con partenza da tre stazioni metropolitane interne alla città' (San Giovanni, Grotte Celoni e Anagnina) e da due stazioni ferroviarie in provincia (Frascati e Ciampino). Lungo gli itinerari, sorvegliati dalle forze dell'ordine e dai volontari della protezione civile, potranno scattare chiusure temporanee alla circolazione per favorire il passaggio dei giovani. Nell'area di Tor Vergata è già operativo il villaggio campale per 5 mila e 500 operatori tra rappresentanti di polizia, carabinieri, finanza e vigili urbani, volontari di protezione civile e sanitari. Sono disponibili 50 bagni chimici e 12 moduli per le docce. In campo anche le aziende comunali per il trasporto pubblico locale e per i rifiuti, Atac e Ama, con servizi potenziati.