Israele chiude Rafah: stallo sugli ostaggi morti. A Gaza la faida tra Hamas e i clan

Neppure 24 ore dopo la firma a Sharm el-Sheikh dell'accordo sulla prima fase del piano Trump, è tornata a salire la tensione tra Israele e Hamas. E la tregua è già sotto pressione. Le autorità israeliane lamentano la mancata immediata restituzione di tutte e 28 le salme degli ostaggi morti a Gaza, mentre oggi ha rimandato a Khan Younis i resti di 45 palestinesi morti. Immediata e veloce la risposta: il valico di Rafah resterà chiuso. Dal canto suo, il movimento islamico ha denunciato violazioni al cessate il fuoco, con nove persone uccise da questa mattina in bombardamenti dell'IDF nella città di Gaza e a Khan Younis. Subito dopo lo scambio dei prigionieri vivi, Hamas ha restituito quattro salme. Per le altre bisognerà cercare e scavare, ha ribadito. Già durante le trattative di Sharm el-Sheikh aveva chiarito che sarebbe servito tempo per identificare le sepolture, con Gaza devastata e ridotta in macerie dopo due anni di bombardamenti. Ma Israele non ci crede. Una fonte della sicurezza ha assicurato a N12 che Hamas conosce benissimo la posizione di più di dieci corpi e la decisione di non rilasciarli è una grave violazione. Nella Striscia è arrivata anche una squadra di esperti egiziani che lavora in team con gli israeliani alla ricerca delle tombe. E non si placa lo strazio dei familiari che premono per un'accelerazione. Il Forum dei rapiti ha scritto all'inviato americano Steve Witkoff: «I nostri timori si sono avverati. Le chiediamo di fare tutto il possibile per esigere che Hamas rispetti i suoi impegni». L'appello non è caduto nel vuoto. «La pressione su Hamas continuerà a intensificarsi», ha promesso Gal Hirsch, che in questi mesi ha coordinato gli sforzi per riportare a casa tutti. E sono già pronte le misure punitive. Il valico di Rafah con l'Egitto non riaprirà e i camion entreranno a Gaza con il contagocce fino a quando i 24 corpi di ostaggi uccisi che ancora mancano non saranno restituiti. Anche Hamas denuncia violazioni. Il portavoce Hazem Qassem ha accusato Israele di non aver rispettato la tregua, con le operazioni dell'IDF di questa mattina. «Noi siamo impegnati a rispettarli. Abbiamo informato i mediatori delle difficoltà che stiamo facendo di tutto per risolvere», ha detto alla televisione Al-Hadeth. Intanto nella Striscia si susseguono esecuzioni sommarie e vendette. Fonti sanitarie palestinesi hanno annunciato che nove palestinesi sono stati uccisi tra mezzanotte e le 12:30 di oggi. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Con l'entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza, si sono intensificati gli scontri armati tra clan locali e Hamas.