“Secondo me, questa pace è una firma di Donald Trump per i fatti suoi. Lo spero, ma non ci credo per niente”. Lo ha detto Enzo Iacchetti nel corso del suo intervento a "È sempre Carta Bianca", il programma condotto dalla giornalista Bianca Berlinguer. Il celebre presentatore televisivo, diventato l'idolo dei Pro Pal, è tornato a parlare della questione israelo-palestinese, esprimendo i propri dubbi sulla possibilità di una pace duratura tra i due popoli. “Non credo che quest'odio terminerà” Da oggi il piano per la pace entrerà nella fase due, che prevede la composizione del Board chiamato a guidare la transizione a Gaza. “Sono sconvolto dalle immagini che ho visto. - ha commentato Iacchetti - La gioia di chi stringe tra le braccia il proprio figlio è vicendevole, anche per i prigionieri di Israele. Sicuramente, dopo due anni di prigionia sotto terra, non credo se la siano passati bene”. Tuttavia “questa storia esiste da quando ero piccolo, - ha aggiunto - non credo che quest'odio terminerà”. “È tutto finto” In queste ore, i media hanno mostrato il ritorno a casa dei prigionieri palestinesi, come contemplato nell'accordo di cessate il fuoco sottoscritto da Israele e Hamas. Sul punto Iacchetti è molto critico: “Tornano a casa? Dove? Quale casa? Le avete viste le case”, dice con tono sarcastico. “Ci sono quelli che dicono che sia tutto finto, che Trump ha fatto costruire questi edifici ridotti così da bombe, missili e droni. - ha continuato il presentatore - Cosa dobbiamo pensare e dire?”. E infine: “Secondo me, al primo fiammifero che si accende riparte tutto”.