Nuove avventure in territori diversi da quelli legali per Massimo Lovati. Per l'ormai ex avvocato di Andrea Sempio si aprono nuove porte dopo la grande esposizione mediatica per il caso di Garlasco e, a quanto pare, proprio da parte di Fabrizio Corona ossia dell'autore del "trappolone", come è stato definito dallo stesso legale di Vigevano. Ma con l'ex agente fotografico il confine tra realtà e finzione è sempre sullo sfondo. In un"intervista al Corriere della sera Lovati spiega di essere dispiaciuto per essere stato esonerato da Sempio dopo le polemiche per l'intervista, forse "rubata", a Falsissimo: "Ma la vita continua. Si vede che tutta questa bufera l'ha portato a pensare che non sono più idoneo per difenderlo". Non ha rimpianti l'avvocato: "Tecnicamente non ho fatto alcun errore. Forse pago lo scotto di apparire troppo guascone e disinvolto. Ma io sono fatto così ed è difficile che possa cambiare". Da mesi è presenza fissa nelle trasmissioni tv che si occupano di Garlasco. Insieme, va detto, agli altri avvocati, in primis quelli di Alberto Stasi. Se invitato, afferma Lovati, continuerà ad andarci, ma non per Garlasco: "Non essendo più l'avvocato di Andrea penso che non avranno più interesse a chiamarmi", osserva, e "sono anche vincolato dal segreto professionale. Ma su altri fatti di cronaca posso parlare liberamente". Come detto, Lovati ha altri progetti in ballo. Con Corona "dobbiamo vedere se è un trappolone per me o per lui. La cosa è in evoluzione. Non è un rapporto finito", rivela. L'ex agente fotografico dal burrascoso passato giudiziario "si è fatto sentire. Ci può essere qualche progetto interessante. In alcuni momenti lui è anche geniale", annuncia spiegando di non essere intenzionato a 73 anni a passare il tempo "ai giardinetti".