Gaza, riapre il valico di Rafah. Da Usa e Canada 70 miliardi per la ricostruzione

L'unità Cogat del Ministero della Difesa israeliano afferma che sono in corso i preparativi con l'Egitto per aprire il valico di frontiera di Rafah con Gaza. Gli aiuti umanitari, sottolinea il governo dello Stato ebraico. stanno comunque entrando attraverso Kerem Shalom e altri valichi. Israele aveva precedentemente avvertito che avrebbe potuto tenere chiusa Rafah e ridurre gli aiuti all'enclave palestinese a causa della mancata restituzione da parte di Hamas dei corpi degli ostaggi deceduti. Al momento sono nove i corpi degli ostaggi deceduti recuperati sui 28 detenuti a Gaza. Israele e Hamas hanno inoltre approvato la nomina di un team palestinese per governare la Striscia di Gaza dopo la guerra. È composto da 15 tecnocrati che "si prenderanno cura della vita quotidiana" a Gaza, ha spiegato il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty. "Il Consiglio per la Pace dovrebbe sostenere e supervisionare il flusso di finanziamenti e denaro che arriveranno per la ricostruzione di Gaza". Il "consiglio" è l'organismo che, in base all'accordo di pace firmato lunedì scorso, dovrà governare la Striscia e dovrebbe essere guidato, almeno stando ai documenti, dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. I nomi dei 15 palestinesi che supervisioneranno la rinascita di Gaza sono già stati approvati da Israele, che però ha preferito al momento non rivelarli. L'elenco ha ricevuto l'okay anche da parte di Hamas e di tutte le fazioni palestinesi. "Da parte sua, Israele deve completare il ritiro da Gaza, consentendo il flusso di aiuti e il dispiegamento del comitato amministrativo sul campo per garantire la sicurezza dei civili", ha sottolineato Abdelatty. "Anche Hamas deve onorare i propri impegni". Nel frattempo, un funzionario dell'Onu ha affermato che le nazioni europee e arabe, il Canada e gli Stati Uniti sembrano disposti a contribuire allo stanziamento di 70 miliardi di dollari necessari per ricostruire Gaza. Jaco Cilliers, funzionario del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, ha affermato che la guerra scatenata dall'attacco terroristico del 7 ottobre 2023 guidato da Hamas contro Israele ha prodotto almeno 55 milioni di tonnellate di macerie e che "potrebbero volerci decenni prima che Gaza si riprenda completamente". Ottantuno mila tonnellate sono già state rimosse ma il lavoro è soltanto all'inizio. "Credo che un significativo sostegno finanziario sarà fornito rapidamente" per i progetti di ricostruzione sviluppati dall'Organizzazione per la cooperazione islamica e dalla Lega araba, ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. "Abbiamo ricevuto notizie molto positive da diversi nostri partner, compresi gli europei, riguardo alla loro disponibilità ad aiutare".