La fantasia al potere, la testa tra le nuvole. A volte leggere Ilaria Salis fa dondolare la testa tra le mani, perché davvero non si capisce in che mondo dobbiamo vivere. Una Nazione intera è commossa per la strage dei tre carabinieri in provincia di Verona e arriva lei, madame fuggitiva, a impartire a tutti una lezioncina sulla disperazione degli assassini che hanno provocato una strage causa sfratto. Per la più amata da Bonelli e Fratoianni , «bisogna comprendere le ragioni del disagio» che hanno spedito tre militari lassù, dal Creatore, a causa di mani e teste omicide. La domanda sale ovvia, anche se impertinente: «Ma perché i cosiddetti disperati non te li porti a casa tua?». Ci sta eccome il punto interrogativo rivolto ad una privilegiata che fa del giustificazionismo una specie di bandiera sociale. Noi, le storie di quei Carabinieri- e dei loro troppi colleghi feriti- le leggiamo, ne parliamo con i nostri amici, le soffriamo. E invece no, con la sufficienza dell’estremista una signora strapagata ci sbatte in faccia la prognosi e magari la terapia, che è comunque nota: la casa non si paga. Prepariamoci ad ascoltare il delirio dal Parlamento Europeo, che radunerà oggi tutto il rossume continentale in un evento dedicato ovviamente alle idee più strambe che possano circolare nelle menti più impegnate a sinistra... [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44498556]] L’ambizione della Salis è resa evidente dal comunicato che presenta l’appuntamento: “Sono molto felice di questo appuntamento perché - spero - possa rappresentare un’opportunità per tante attiviste e realtà di base di Paesi diversi di incontrarsi, confrontarsi e fare rete a livello europeo, con l’obiettivo di far avanzare, con gli strumenti che abbiamo a disposizione, la causa per il diritto all’abitare.” Il bla-bla è meraviglioso, il nulla travestito da politica. Si approfitta di autentiche tragedie per motivare slogan, propaganda, chiacchiere. Lo dice proprio la Salis: “In questi giorni, la crisi abitativa e la povertà crescente in Italia sono tornate drammaticamente al centro della scena, da Sesto San Giovanni a Castel d’Azzano ”. A Sesto San Giovanni si è ucciso un anziano, a Castel d’Azzano la strage. Perla deputata europea di Avs, “alla radice di quei gesti disperati e terribili c’è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale, che genera sofferenza e disagio in fasce sempre più ampie della popolazione”. Ovvero quello che lei appella come diritto alla casa. Aggiungendo: «E se la politica continuerà a non affrontare le cause profonde di questa crisi, dovrà considerarsi corresponsabile- insieme a quel capitalismo che ha trasformato la casa da bene essenziale a bene speculativo - di ciò che di orribile accade. E dovrà assumersene la responsabilità politica”. Eh già, perché un tetto sopra la testa, per Ilaria Salis diventa “un privilegio di classe” mentre invece dovrebbe essere “condizione essenziale per una vita dignitosa e felice”. L’utopia sinistrorsa resta sempre la stessa, condita da abbondante dose di demagogia. Magari dal convegno europarlamentare uscirà fuori qualche bella proposta sul diritto all’occupare, anche più importante di quello all’abitare. Si può dire? Da una parlamentare eletta in Italia ci saremmo aspettati magari qualche parola in omaggio di tre carabinieri ammazzati e non il loro uso per ragioni di sfacciata propaganda politica. Ma non c’è posto neanche per la pietà. Solo illegalità da diffondere a piene mani. Prima o poi qualcuno dovrà spiegare che le case - anche se di campagna - si comprano o si affittano in modo regolare. Non esiste alcun diritto di occupare gli immobili che non ci appartengono. Lo capirà mai? O arriverà a sostenere che in fondo quei tre carabinieri in fondo se la sono cercata? [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44576065]]