Non si trovano i corpi di 19 dei 28 ostaggi deceduti durante la prigionia a Gaza. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha così convocato i vertici della sicurezza per una riunione speciale dopo che il ministro della Difesa Israel Katz, secondo quanto riferisce l'emittente televisiva Channel 12, ha minacciato di riprendere i combattimenti se Hamas non rispetterà l'accordo di tregua, affermando di aver ordinato all'esercito di preparare un "piano per annientare" il gruppo terroristico in caso di ripresa degli scontri. "Se Hamas si rifiuta di rispettare l'accordo, Israele, in coordinamento con gli Stati Uniti, riprenderà i combattimenti per cambiare la realtà a Gaza e raggiungere tutti gli obiettivi della guerra", si legge in una nota del ministero. "Nessuno verrà lasciato indietro - ha affermato il presidente Usa Donald Trump - Tutti i corpi degli ostaggi torneranno indietro. Hamas ha recuperato tutti quelli di cui è stata in grado". Per gli altri, che si trovano ancora sotto le macerie e nei tunnel bombardati dalle Idf, la Turchia ha annunciato l'invio di un team di 80 esperti specializzati nella ricerca di cadaveri, sulla base dell'esperienza maturata nelle operazioni post-terremoto. "Hamas non ha violato l'accordo di cessate il fuoco", ha fatto sapere la Casa Bianca. "Probabilmente metteremo a punto una sorta di programma in cui chiederemo alle persone di aiutarci a localizzare i cadaveri e pagheremo delle ricompense per questo tipo di buona condotta", ha affermato un funzionario. Nel briefing che si è tenuto a Washington è stato ripetutamente sottolineato che le condizioni estreme presenti a Gaza non riguardano soltanto le tonnellate di detriti da rimuovere e il pericolo di crolli degli edifici danneggiati, ma anche la presenza di migliaia di ordigni inesplosi che rendono difficile il recupero dei corpi. Un consulente, come riporta il quotidiano The Times of Israel, ha spiegato che "gli Stati Uniti stanno lavorando a stretto contatto con i mediatori" e stanno facendo del proprio meglio "per far sì che il maggior numero possibile di corpi sia estratto", fornendo informazioni di intelligence per agevolare l'individuazione. L'ala militare di Hamas, le Brigate Qassam, ha precisato di aver rispettato gli obblighi previsti dal piano di pace sostenuto dagli Usa Stati Uniti restituendo a Israele tutti gli ostaggi ancora in vita e i corpi di tutti i prigionieri morti "che è riuscita a raggiungere". Trovare i cadaveri degli ostaggi che non sono stati restituiti "richiede grandi sforzi e attrezzature speciali per la ricerca, e stiamo compiendo questi sforzi per risolvere il problema", ha aggiunto un portavoce del movimento islamico. Nel frattempo le salme di altri 30 palestinesi deceduti sono state consegnate da Israele alle autorità di Gaza attraverso il Comitato internazionale della Croce Rossa, portando così a 120 il numero dei corpi consegnati da martedì. La prima fase del piano elaborato dal presidente americano Trump, prevede che Israele consegni le salme di 15 palestinesi per ogni ostaggio israeliano deceduto che viene restituito.