“È colpevole”. La bomba dell'avvocato Taormina, che rifiuta di difendere Sempio

La vicenda giudiziaria legata all'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di Garlasco, si arricchisce di un nuovo capitolo. Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, si trova ora senza un legale dopo la revoca del mandato al suo storico difensore, Massimo Lovati, noto per la lunga esperienza in casi di risonanza nazionale. La decisione, ufficializzata il 14 ottobre, è arrivata dopo settimane di tensioni e controversie: le frequenti apparizioni pubbliche di Lovati avevano infatti generato imbarazzo per il suo assistito, rendendo la collaborazione ormai insostenibile. Secondo quanto riportato dalla trasmissione “Ignoto X” su La7, Sempio avrebbe provato a contattare, attraverso un intermediario, il noto penalista Carlo Taormina. Taormina, professore e avvocato di grande prestigio, divenuto famoso per la difesa in casi di forte clamore mediatico come l'omicidio di Cogne, il caso Marta Russo e Ustica, ma il legale sembra abbia declinato l'offerta. Il rifiuto, riportano le fonti, sarebbe stato motivato dalla ferma convinzione del legale riguardo la colpevolezza di Sempio. Pur non ritenendolo l'autore materiale del delitto, Taormina lo considera presente sulla scena del crimine insieme a Stasi, principale indagato per l'omicidio. Il contatto non è stato diretto: né Sempio né l'avvocato Angela Taccia, che ha affiancato Lovati fino alla recente separazione, hanno parlato con Taormina personalmente. La trattativa sarebbe stata gestita da una terza persona che, per conto del Sempio, avrebbe sondato il terreno. Nonostante la cortesia del rifiuto, la decisione di Taormina appare definitiva e netta, chiudendo una possibile strada difensiva di grande rilevanza mediatica e legale. La notizia ha suscitato commenti anche fuori dall'ambito giudiziario. Selvaggia Lucarelli, nota giornalista e opinionista, ha espresso perplessità sul percorso scelto da Sempio, evidenziando l'importanza di affidarsi a un legale rigoroso e credibile, capace di gestire la pressione mediatica senza essere travolto. “Serve un avvocato esperto nel campo della prova scientifica, in grado di confrontarsi con la macchina mediatica senza esserne né affascinato né stritolato. Soprattutto, serve un nome credibile, visto che con le macchiette hanno già dato abbastanza”, ha scritto sul social X. Al momento, la ricerca di un nuovo difensore non ha ancora portato a una scelta definitiva. Tra i nomi che circolano come possibili candidati, emergono professionisti noti per la loro esperienza in processi complessi, tra cui l'avvocato Franco Coppi, penalista con una lunga carriera nella difesa scientifica e tecnica. In parallelo, si fa strada l'ipotesi di un inserimento nel team difensivo della genetista forense Angela Baldi, esperta nella gestione di prove scientifiche e analisi del Dna, considerata un possibile supporto strategico nella fase investigativa e processuale. Il caso di Garlasco, già al centro di numerose perizie e di un lungo iter giudiziario, continua a essere sotto i riflettori: la presenza del Dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi ha riacceso il dibattito sull'identità dell'autore del delitto, portando alla riapertura di indagini e all'attenzione costante dei media. Sempio ha sempre ribadito la propria innocenza, ma la sua posizione processuale resta delicata e richiede una difesa solida, capace di affrontare non solo gli aspetti legali, ma anche l'ampio interesse mediatico che la vicenda continua a suscitare. In questo contesto, la scelta del nuovo avvocato sarà cruciale. Non si tratta solo di individuare un legale competente, ma anche di assicurarsi che il suo ruolo possa bilanciare la pressione dei media, gestire le complesse prove scientifiche e garantire un'efficace strategia difensiva. Fino a oggi, il percorso sembra incerto: la revoca di Lovati, il rifiuto di Taormina e l'assenza di nomi ufficiali testimoniano le difficoltà che Sempio e il suo entourage stanno affrontando. La prossima mossa potrebbe essere determinante per il futuro del caso.