"Direi alla maggioranza di non strumentalizzare le parole di Landini, per nascondere altro, perché è evidente che c'è stato un equivoco. Non bisogna fare vittimismo". Lo dichiara l'ex presidente della Camera e deputata del Pd, Laura Boldrini, in un'intervista a Repubblica, commentando l'insulto sessista rivolto dal segretario della Cgil Maurizio Landini alla premier Giorgia Meloni. Cosa ha detto Landini e la replica di Meloni Durante un intervento a “diMartedì”, il programma condotto dal giornalista Giovanni Floris, Landini ha definito la Presidente del Consiglio una “cortigiana di Donald Trump”, accusandola di non “aver mosso un dito” per fermare Israele. Sollecitato dal conduttore, che ha segnalato l'inappropriatezza del termine, il sindacalista ha provato a correggere il tiro: “Intendevo ‘stare alla corte di Trump'”. Nelle ore successive è arrivata la replica della premier, che ha postato sui suoi canali social la definizione da dizionario del termine “cortigiana”. “Ed ecco a voi un'altra splendida diapositiva della sinistra: quella che per decenni ci ha fatto la morale sul rispetto delle donne, ma che poi, per criticare una donna, in mancanza di argomenti, le dà della prostituta”, si legge nel post. La difesa di Boldrini Intervistata da Repubblica, l'ex presidente della Camera Laura Boldrini difende Landini, precisando che si è trattato di “un equivoco”. “Da presidente della Camera - dichiara - e ora da deputata del Pd, che ha subito violenze verbali, penso che in questo caso ci sia stato un grande equivoco. Ascoltando per intero l'intervento di Landini è chiaro che il segretario volesse dire che Meloni fa parte della corte di Trump, come se stesse usando quel termine al maschile e non al femminile". Boldrini spiega dunque come "al maschile il termine 'cortigiano'” abbia un significato diverso “dal femminile 'cortigiana'". Alla domanda su come avrebbe reagito la sinistra se l'offesa fosse stata rivolta a una donna dell'opposizione, Boldrini replica dicendo che “bisogna ascoltare il discorso per intero, altrimenti si rischia di farne un uso strumentale” del termine. E infine: “Non penso ci sia stato un intento di offendere in modo sessista la presidente Meloni, ma di fare una considerazione politica, intendendo che Meloni è politicamente subalterna a Trump - conclude -. Mi sembra una forzatura, escludo che Landini volesse far riferimento al significato di prostituta. Ha usato la parola sbagliata".