"La maggior parte di noi ha ustioni di terzo grado, fratture, ma siamo vivi, possiamo raccontarlo… questione di mezzo metro… C’è chi si è salvato e siamo qui a piangerli". Parla così Andrea Carestiato, carabiniere sopravvissuto all'esplosione di martedì notte nel Veronese. Il volto fasciato per ustioni multiple. Immagine simbolo di una tragedia folle e difficile da accettare. A piangere con lui sono davvero in tanti. "Era un fratello, mi dispiace tantissimo, era solare e disponibile Valerio". "Davide era il migliore di noi, era un fratello". Il lungo abbraccio, il dolore che non si può nascondere. L'applauso che sembra non finire mai all'arrivo dei feretri. Lacrime agli occhi e senso di impotenza nel giorno dell'ultimo saluto ai tre carabinieri che non ce l'hanno fatta.