Dopo il libro che gli è valso il Premio Pulitzer, "Il sussurro del mondo" (2019), e "Smarrimento" (2021), arriva per La Nave di Teseo "Un gioco senza fine" di Richard Powers ("Playground" in inglese). Già candidato l’anno scorso nella longlist del Booker Prize, è un'opera-mondo magistrale e stratificata che racconta di quattro personaggi e dell'isola dimenticata della Polinesia francese, Makatea. Tutto ruota intorno al concetto del gioco, ma si parla anche di ambizioni troppi grandi, del ruolo che vogliamo dare all’Intelligenza Artificiale, del significato della coscienza umana e del rapporto tra uomo e natura. Powers inserisce il tema già complesso dell’IA in un discorso più ampio che riguarda le sorti dell’umanità. Con una passione generosa verso l’ignoto, l’osservazione scientifica delle profondità dell’oceano si arricchisce di una altrettanto generosa fiducia nel potere delle storie di suscitare l’empatia... Leggi l'articolo completo “Un gioco senza fine” di Richard Powers: una partita a scacchi con l’oceano e l’Intelligenza Artificiale .