4 di Sera, "chissà perché": la martellata alle piazze pro Pal

Guarda un po’, tutti in piazza ma solo per contestare Israele, Trump, Meloni . Quando si tratta di puntare il dito contro i tagliagole di Hamas, tutti zitti. Basterebbe questa constatazione a mettere in imbarazzo i pro-Pal di casa nostra, manifestanti e intellettuali da salotto. E se a porla è Claudio Martelli, politico navigato e di certo non tacciabile di particolari simpatie per il centrodestra, fa ancora più effetto. A 4 di Sera Del Debbio e i suoi ospiti discutono se abbia ancora senso scendere in strada a protestare mentre a Gaza c’è il cessate il fuoco e si muore per mano degli stessi “partigiani islamici”. L’ex ministro socialista, oggi presidente della Fondazione Nenni, in collegamento dà una sua lettura dell'attualità italiana: «Perché le manifestazioni in giro per l’Italia? Per ottenere la propria auto-soddisfazione, per sentirsi dalla parte del bene contro il male - sottolinea Martelli -, ma io non sento mai una protesta contro Hamas, eppure è ormai terrorismo professionale da una decina di anni. Non fanno che compiere attentati. Adesso non potendo reagire contro l’esercito israeliano cosa fanno? Massacrano di botte, linciano per le strade altre fazioni piccole che magari non sono d’accordo su tutto con Hamas o sono a favore dell’accordo con Israele. Sono semplicemente stufi di Hamas e non vogliono sottomettersi. Gli estremisti italiani non dicono una parola su questo ed è intollerabile, ingiusto». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44597210]] Parole che “costringono” Angelo Bonelli, leader di Avs, a puntualizzare: «Hamas è il peggior nemico del popolo palestinese. Il 7 ottobre è stato un atto infame, non ha dato un aiuto alla causa palestinese». Bene, bravo. Poi però riparte la grancassa: «Ha consentito a quella destra suprematista israeliana di fare quello che magari aveva sempre pensato di fare: andare lì e sterminare e radere al suolo Gaza, perché lì ora non ci sono più ospedali, non c’è più nulla». Di questo però ai violenti che hanno scatenato il caos a Udine prima di Italia -Israele di calcio sarà interessato poco o nulla. Sempre Avs ha velatamente insinuato che si trattasse di “infiltrati”. «Bilancio? Più un bollettino di guerra, abbiamo avuto all'incirca 250 colleghi feriti solo per le cosiddette manifestazioni pacifiste - non ci sta però Pasquale Griesi, sindacalista Fsp della Polizia -. Siamo arrivati al punto di dire “ora basta signori”, la politica è responsabile completa dei nostri feriti. Abbiamo il dovere di portare a casa i nostri colleghi integri, è impossibile che ogni poliziotto torni a casa ferito». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44597205]]