Mattarella all'Onu: "inaccettabili allusioni all'impiego di armi di distruzione di massa"

"Oggi, qui, a Vienna, rinnoviamo solennemente il nostro impegno contro la criminalità organizzata. Si tratta di una comune responsabilità morale che appartiene e deve unire la comunità internazionale nel suo insieme", lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al Polo delle Nazioni Unite di Vienna. "Oggi l'Onu continua a essere la cornice di riferimento fondamentale per affrontare sfide che travalicano i confini nazionali: la promozione di una agenda condivisa per la preservazione del nostro pianeta, le sfide poste dall'intelligenza artificiale, la tutela della salute globale, solo per citarne alcune: il crimine organizzato rientra in questa categoria di sfide che richiedono una risposta internazionale costante e coordinata". Le sfide geopolitiche, "dalla perdurante guerra di aggressione russa all'Ucraina, fino all'instabilità in diverse aree del continente africano", associate spesso a crisi umanitarie, richiedono "con tutta evidenza un sostegno attivo alle Nazioni Unite, non certamente il suo smantellamento - spiega il presidente della Repubblica. "In un percorso durato 80 anni, le Nazioni Unite sono state protagoniste di progressi decisivi, dalla decolonizzazione al sostegno allo sviluppo sociale ed economico di miliardi di persone, dagli interventi per il mantenimento della pace alla difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali", sottolineando come in questo lungo percorso "non sono mancati ostacoli, errori e lacune, in parte riconducibili a carenze strutturali dell'Organizzazione, in parte all'altalenante volontà politica degli stessi stati membri a sostenerne pienamente l'azione".  L'Italia, continua Mattarella, "con convinzione, si è fatta protagonista di campagne per la promozione di valori universali, ospitando sul suo territorio importanti strutture dell'Onu. Una strada che Vienna e Roma hanno percorso assieme" Nel corso del suo intervento, c'è spazio anche per denunciare le recenti esercitazioni nucleari portate avanti da Vladimir Putin che hanno visto l'impiego di missili intercontinentali supersonici: "C'è l'esigenza di rafforzare - e non demolire - l'architettura relativa al disarmo e alla non proliferazione delle armi nucleari, in una fase storica in cui, invece, assistiamo a inaccettabili allusioni all'impiego di armi di distruzione di massa", Infine, sulla recente riforma portata avanti dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, nota come "iniziativa UN80", secondo Mattarella si sta andando "nella giusta direzione" e sollecita a una "riflessione più ampia sugli stessi meccanismi decisionali dell'Onu, a cominciare del Consiglio di sicurezza, la cui composizione - e i cui poteri in capo ai membri permanenti - riflettono il mondo del 1945".