La Juventus si guarda attorno per rinforzare la difesa , ma tra le varie opzioni una spicca per familiarità e potenziale, come si legge su Tuttosport : Tarik Muharemovic . Il difensore bosniaco, oggi 22enne, è un prodotto del vivaio bianconero, arrivato a Torino nel 2021 dal Wolfsberger, club con cui aveva già debuttato nella Bundesliga austriaca. Mancino, fisico, personalità e un idolo dichiarato: Giorgio Chiellini, di cui sognava di seguire le orme. Dopo tre stagioni tra Next Gen e qualche convocazione in prima squadra, però, la sua crescita ha preso un’altra direzione, con la cessione al Sassuolo la scorsa estate. L'ACCORDO E IL RISCATTO Il suo debutto con i “grandi” della Juve non è mai arrivato: convocato in Coppa Italia il 4 gennaio 2024 contro la Salernitana, è rimasto a bordo campo. Tuttavia, le sue prestazioni in Serie C con la Next Gen — dove ha anche indossato la fascia da capitano — non sono passate inosservate. A credere in lui è stato Fabio Grosso, tecnico del Sassuolo, che lo ha voluto per la ricostruzione dopo la retrocessione in Serie B. Una scelta azzeccata: 30 presenze e 2 gol nella stagione della pronta risalita in A, con prove solide e maturità crescente. Il Sassuolo, a fine stagione, ha deciso di riscattarlo per 3 milioni di euro, firmando un contratto fino al 2030. La Juventus, però, si è tutelata con una clausola strategica: il 50% sulla futura rivendita , un modo per restare comunque “dentro” all’affare. VALORE QUINTUPLICATO In pochi mesi, il valore di Muharemovic è letteralmente esploso. Dai 5 milioni complessivi stimati un anno fa, oggi il suo prezzo di mercato è salito oltre i 20 milioni . Una crescita che fa gola a diversi club, italiani ed esteri, ma che interessa soprattutto alla Juventus. I bianconeri, infatti, dovranno intervenire sul reparto arretrato: tra gli infortuni e le incertezze su Bremer e Cabal, serve un difensore affidabile e futuribile. E Tarik, che conosce già l’ambiente, rappresenta una soluzione tanto logica quanto sostenibile — anche grazie alla clausola sulla rivendita.