Corte dei Conti, la riforma è legge: il governo svuota le funzioni dei giudici contabili e colpisce i contribuenti

Corte dei Conti, la riforma è legge: il governo svuota le funzioni dei giudici contabili e colpisce i contribuenti

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano si è speso personalmente, assicurando che non c’è alcun spirito di “vendetta” da parte del governo Meloni nell’approvare la riforma della Corte dei Conti, ma è arduo non vedere nel ddl licenziato sabato dal Senato un intervento a gamba dura dell’esecutivo sulla magistratura contabile. Corte dei Conti […]

Rete di Hamas in Italia, le intercettazioni-choc: "Loro con il sangue"

Rete di Hamas in Italia, le intercettazioni-choc: "Loro con il sangue"

«Noi ci sacrifichiamo coni soldi e il tempo, ma loro con il sangue». Oltre 7 milioni di euro raccolti in Italia e trasferiti all’estero. È su questa cifra che si innesta l’indagine sui finanziamenti a Hamas, ma è nelle intercettazioni dei nove indagati (7 arrestati, due latitanti) che il quadro diventa leggibile. Le conversazioni captate non girano attorno a slogan o rivendicazioni di principio. I fiancheggiatori dei tagliagole parlano di ruoli, di funzioni, di equilibrio interno. Parlano di soldi, soprattutto. Questa intercettazione è stata registrata in auto poco più di un anno fa tra Awad Hannoun, il fratello del presidente dell’Associazione palestinesi in Italia, Mohammed Hannoun, e un altro arrestato nel blitz, Ra’Ed Dawoud, noto come Abu Falastine. «Va bene... Loro senza di noi vanno avanti?» avrebbe affermato quest’ultimo facendo intendere che senza chi si occupa di reperire i finanziamenti all’estero il movimento avrebbe delle grosse difficoltà. E il fratello di Hannoun replica: «Noi... questo movimento è circolare... La nostra generazione si è sacrificata molto». Chi con le mazzette di dollari, chi con i candelotti di dinamite. Lo stesso Hannoun si sarebbe confrontato qualche mese con Abu Falastine su come «ripulire» i computer dal materiale più scottante. «Io sto pensando anche di rompere il pc dell’ufficio (...) Prendo uno nuovo e ci carico il file ma solo il nuovo file maker e basta, né conti né altre cose né nulla», avrebbe detto Falastine. Nei dialoghi emerge anche l’appoggio alle azioni terroristiche. Come quello intercettato di Khalil Abu Delah, legale rappresentante della “Cupola d’oro”, indagato anche lui: la strada del dialogo, dice, «è per i traditori». E aggiunge: «Grazie a Dio che è nata» Hamas. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45592200]] Ma è Falastine ad avere la bocca larga a leggere gli atti giudiziari: «Praticamente se dovessero entrare in questo computer... se ad Abu Rashad gli hanno dato un anno a noi ci daranno sei anni», scherza (ma non troppo) nel luglio del 2024 in una conversazione nella sede di via Venini a Milano dell’Aspp, associazione benefica di solidarietà al popolo palestinese. Con lui c'è Yaser El Saly, responsabile e dipendente con Falastine della sede milanese dell'associazione. Secondo le accuse, l’appartenenza di Abu Falastine ad Ha mas era confermata da un episodio che ha più volte raccontato, ovvero un incontro una quindicina di anni fa a Gaza con l’allora capo dell'organizzazione Ismail Haniyeh, che aveva riconosciuto il suo ruolo prezioso come collettore di finanziamenti. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45591028]] Per aggirare il blocco dei conti di Aspp, il 25 giugno 2023 è stata creata a Milano l'associazione “La Cupola d'oro”. E poi, per facilitare ancora i finanziamenti, evitando il blocco del denaro, una ulteriore associazione “La palma” a Bergamo il 18 gennaio 2025. E lo stesso Falastine ha trasportato denaro in Turchia e Egitto, nel primo caso - come da dichiarazione doganale - con 170mila euro, nel secondo con 200mila. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45591795]]

Garlasco, "alterato il 78% dei file": la mano che ha sabotato l'inchiesta?

Garlasco, "alterato il 78% dei file": la mano che ha sabotato l'inchiesta?

File copiati, aperti, modificati e cancellati quando l’indagine era appena iniziata. È questo uno degli elementi che emerge con più forza nelle prime ore successive all’omicidio di Chiara Poggi , avvenuto a Garlasco nell’agosto del 2007, quando l’attenzione degli investigatori si concentrò subito sui computer, con conseguenze rilevanti sul piano delle prove digitali. Come ricostruisce Il Giorno , già il 14 agosto, a poco più di 24 ore dal ritrovamento del corpo, i carabinieri sequestrarono i pc della famiglia Poggi e quello di Alberto Stasi . I dispositivi finirono al Nucleo operativo di Pavia, guidato dal colonnello Giancarlo Sangiuliano , con l’incarico di “metterli a disposizione dell’autorità giudiziaria”. In realtà, i computer vennero analizzati e utilizzati quasi immediatamente. Il primo a essere esaminato fu il portatile di Stasi, maneggiato senza particolari cautele . I militari copiarono alcuni file, tra cui la tesi di laurea, e visionarono diversi video. In una cartella denominata “militare” furono trovati quattro file: uno pornografico e tre contenenti immagini intime della coppia. Contenuti simili, ma assemblati in modo differente, erano presenti anche nel computer di Chiara. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45590941]] Secondo i tecnici, quelle operazioni lasciarono tracce significative. “ La portata delle alterazioni è quantificabile nel 73,8% dei file visibili (oltre 56 mila) , con riscontri di accessi su oltre 39 mila file, interventi su più di 1.500 e creazione di oltre 500 file”. I periti del gup Stefano Vitelli segnalarono anche la “cancellazione del contenuto del cestino”, definita un’azione “consapevole” che fece sparire dati potenzialmente rilevanti. Le verifiche proseguirono sul pc fisso della famiglia Poggi. L’obiettivo, scrive Il Giorno , era “ capire se lo stesso materiale pornografico fosse conservato ” anche lì, ipotizzando un possibile movente passionale. Il computer venne analizzato in due sessioni il 14 agosto. In questo caso, “l’azione fu meno demolitiva”, consentendo di preservare tracce che solo anni dopo avrebbero assunto rilievo, come un video scolastico in cui compariva Andrea Sempio, allora passato inosservato. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45593480]]