Ruffini seppellisce il campo largo: “È il De profundis del centrosinistra e del Pd”

Ruffini seppellisce il campo largo: “È il De profundis del centrosinistra e del Pd”

"Il campo largo è il De profundis del centrosinistra e del Pd, perché ha una vocazione minoritaria. L'ispirazione dell'Ulivo non era questa". Lo dice senza mezza termini a 'Libero' Ernesto Maria Ruffini, spiegando ancora: "Al di fuori di questo campo ce n'è uno di pari dimensioni. Io lo chiamo 'campo aperto'. È quello di chi non va a votare. Un campo che il centrosinistra attuale non intercetta. Il fatto che con il campo largo si sia raggiunto il 55% di astensionismo è fallimentare". L'ex direttore dell'Agenzia delle Entrate sottolinea: "Anche ai tempi dell'Ulivo si cominciò dai comitati, dal confronto tra cittadini. Il leader si trova strada facendo". Matteo Renzi, Alessandro Onorato, alcuni sindaci stanno cercando di costruire un soggetto di centro alleato del Pd. La convince? - la domanda che gli viene posta. Ecco la risposta: "No. La sinistra non può delegare a un soggetto esterno il compito di fare il centro, di rappresentare il riformismo. Se la bandiera del centrosinistra viene affidata ad altri, è la fine". Elly Schlein è adatta a fare il candidato premier di tutto il centrosinistra? "Il problema - risponde Ruffini - non è un candidato, ma un programma credibile. Nel 2022 il centrosinistra non ha perso perché non aveva un candidato credibile, ma perché non aveva un programma credibile e Romano Prodi”. "Non escludo niente, ma è presto. Il punto è il campo di gioco. Non si tratta di rimescolare lo stesso mazzo, ma di aggiungerne un nuovo”, la chiusura di Ruffini sul tema di una candidatura in caso di primarie di coalizione.

La protesta dei musicisti contro la nomina di Beatrice Venezi, concerto alla Stazione di Venezia: “È una questione di dignità”

La protesta dei musicisti contro la nomina di Beatrice Venezi, concerto alla Stazione di Venezia: “È una questione di dignità”

L’esibizione di alcuni musicisti davanti alla Stazione Santa Lucia di Venezia poco prima della partenza del corteo contro la nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale del teatro La Fenice, manifestazione organizzata nella città lagunare nel pomeriggio di lunedì 10 novembre e che ha visto la partecipazione di realtà musicali di molti altri teatri italiani […] L'articolo La protesta dei musicisti contro la nomina di Beatrice Venezi, concerto alla Stazione di Venezia: “È una questione di dignità” proviene da Il Fatto Quotidiano .

Israele, primo ok alla pena di morte per terroristi. Ben Gvir festeggia

Israele, primo ok alla pena di morte per terroristi. Ben Gvir festeggia

Milano, 11 nov. (askanews) - Un disegno di legge per introdurre la "pena di morte per i terroristi" ha superato la prima lettura nel parlamento israeliano. Questa misura potrebbe applicarsi ai palestinesi condannati per attacchi mortali contro israeliani. L'emendamento al codice penale, proposto dal Ministro della Sicurezza Nazionale di estrema destra Itamar Ben-Gvir e approvato dal Comitato per la Sicurezza Nazionale, è stato approvato con 39 voti favorevoli e 16 contrari. Sono ancora necessarie la seconda e la terza lettura affinché il disegno di legge diventi legge. Per festeggiare il primo sì alla legge Ben Gvir ha distribuito dolcetti tra i banchi della Knesset.

“Dimissioni di Conte una favola del web, noi accomunati dalle tre ‘C’ che piacciono molto ai napoletani”: parla De Laurentiis

“Dimissioni di Conte una favola del web, noi accomunati dalle tre ‘C’ che piacciono molto ai napoletani”: parla De Laurentiis

“Leggo sul web la favola delle dimissioni di Conte. Io amo molto i social perché sono un modo contemporaneo e veloce di far viaggiare i pensieri. Ma voi sapete che non sempre i pensieri sono giusti o condivisibili”. Così Aurelio De Laurentiis ha preso posizione su X sul futuro di Antonio Conte. Dopo la sconfitta […] L'articolo “Dimissioni di Conte una favola del web, noi accomunati dalle tre ‘C’ che piacciono molto ai napoletani”: parla De Laurentiis proviene da Il Fatto Quotidiano .

Toscana, Giani: in mia Giunta Pd non è più preponderante

Toscana, Giani: in mia Giunta Pd non è più preponderante

Firenze, 11 nov. (askanews) - "E' una Giunta che unisce rinnovamento e quindi energie giovani e esperienza. Dà voce alle espressioni del territorio. Ha, naturalmente, le caratteristiche di una squadra, anche perché dovremo governare, tenendo conto che questa volta non c'è la preponderanza di un partito, come avveniva invece nellla precedente legislatura, quando il Partito Democratico aveva 22 consiglieri regionali su 41. Questa volta vi è un'articolazione su quattro forze politiche che sono rappresentate in Consiglio e quindi anche l'equilibrio politico con cui l'ho costruita". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commentando la formazione della nuova Giunta regionale, a margine della prima seduta del Consiglio regionale.

Garlasco, De Rensis contro Garofano: "Poteva dirlo"

Garlasco, De Rensis contro Garofano: "Poteva dirlo"

Un consulente di parte deve rivelare pubblicamente il proprio ruolo, specialmente in televisione, per garantire trasparenza ed evitare conflitti d'interesse, anche se l'obbligo di farlo esplicitamente in ogni trasmissione non è sempre sancito per legge? La domanda la pone l’autrice Carlotta Barbi su X ed è legittima, soprattutto se ci riferiamo al caso Garlasco , ormai in prima linea nell’attenzione mediatica del nostro Paese. Ed è, in riferimento al generale Luciano Garofano , anche l’oggetto di discussione tra Massimo Giletti e l’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis , all’interno dello studio de Lo Stato Delle Cose su Rai3. Dice in sintesi Giletti: "A Storie italiane ho visto uno scontro durissimo tra l’avvocato De Rensis e il generale Garofano, ormai ex-consulente dei Sempio . Lei (De Rensis, ndr ) è stato come suo solito un abile provocatore, perché ha posto il dubbio su Garofano, dicendo 'come fa il generale a non conoscere leggi e tempi in cui si possono ottenere determinati documenti e a non chiedersi se il documento sul DNA di Sempio sulle unghie di Chiara non fosse probabilmente secretato?'. La reazione di Garofano fu questa". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44911341]] Il conduttore lancia il video con lo spezzone di trasmissione in cui Garofano si difende: "Davo per scontato che quella documentazione fosse legittima e la mia buona fede sta nel fatto che io in questi passati giorni, cioè a maggio, ho scoperto per caso con l'avvocato Lovati che la consulenza non era stata depositata, anche rimanendo molto sorpreso; secondo, al fatto che quella consulenza volevano consegnarla e io ho detto no, il nucleo centrale di quella consulenza ancora vale, però c'è un incidente probatorio in corso". Replica De Rensis: "Il 13 gennaio 2017 sappiamo che lei era già incaricato come consulente, ce lo ha detto lei. Lei per caso - è una domanda di cui non so la risposta - nel corso di una trasmissione di un'altra emittente è entrato nel merito della vicenda, ma non specificando che era già consulente di Andrea Sempio? È una domanda che le faccio, perché io ritengo, ma posso sbagliare, che se mi presento come avvocato, come genetista, come qualunque cosa, incaricato da un soggetto ed espongo una mia tesi, credo che io debba notiziare il pubblico che sono parte in causa, perché altrimenti sembro un opinionista terzo". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44917780]] Garofano risponde in modo incerto: "Le dico che non ricordo otto anni fa se ho partecipato a quale trasmissione e non avevo nessun dovere di dire se ero consulente o meno, adesso lei sta andando su un altro piano". De Rensis insiste: "Se l’avevano nominata, lo doveva dire". Garofano si stizzisce: "Sì, mi faccia parlare. Prego. Lei per difendersi è andato su un altro piano, completamente lontano da quella che è la discussione sul termine ingenuo. Io posso pensare di scegliere di dire quello che voglio". Dopo aver mostrato il video, Giletti chiede conto all’inviata del programma, Ilenia Petracalvina , su cosa abbia fatto con il generale quando fu protagonista di questo episodio: "Abbiamo parlato a lungo con Garofano, in realtà il tema dell'ingenuità De Rensis lo spara nei confronti di Garofano, ma Garofano ha sempre dato il messaggio della buona fede e del fatto che lui sicuramente è stato un po' preso di sorpresa, non sapeva assolutamente...". Giletti aggiunge: "Io interpreto De Rensis, lui dice ‘non è che il generale Garofano è un consulente, tipo la dottoressa Baldi, cioè una tecnica. È un generale che conosce bene la zona amministrativa, le leggi, se puoi avere quel documento. Questo penso sia, altrimenti perché s'è infervorato? Perché s'è arrabbiato?". De Rensis s’innervosisce, anche perché coglie il commento della Petracalvina che dice: "Ha fatto pure l'etimologia". L’avvocato ribatte: "Allora, sì, ho fatto anche l'etimologia dottoressa Petracalvina, perché tra le mie poche doti ho quelle di conoscere l'italiano. Io ritengo che se tu sei stato colui che ha diretto i RIS nella precedente indagine, se sei stato un generale dei carabinieri apprezzato, puoi, non devi, puoi… io ho usato il termine ‘avrebbe potuto dire’: ma questa indagine quando è iniziata? Dopo un mese abbiamo queste cose? Avrebbe po-tu-to , non do-vu-to. E ho spiegato a me stesso la differenza fra i due verbi. Ma questa è una mia interpretazione, mentre invece, e finisco, sono assolutamente convinto che quando si partecipa a una trasmissione e si esprimono opinioni, si deve dire se si è opinionisti o consulenti, perché cambia molto". #Garlasco #lostatodellecose #DeRensis #Garofano Un consulente di parte deve rivelare pubblicamente il proprio ruolo, specialmente in televisione, per garantire trasparenza e evitare conflitti d'interesse, anche se l'obbligo di farlo esplicitamente in ogni trasmissione non è… pic.twitter.com/tPJD6osVYw — Carlotta Barbi autrice©️ ✍ (@CarlottaBarbi) November 10, 2025

Trump elogia al-Sharaa: con lui la Siria potrebbe farcela

Trump elogia al-Sharaa: con lui la Siria potrebbe farcela

Milano, 11 nov. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha elogiato il suo omologo siriano Ahmed al-Sharaa dopo colloqui senza precedenti alla Casa Bianca, affermando che il passato "difficile" di Sharaa come jihadista lo aiuterà a ricostruire il paese dilaniato dalla guerra. " "Potete aspettarvi alcuni annunci sulla Siria. Vogliamo che la Siria diventi un paese di grande successo, e credo che questo leader possa farcela", ha dichiarato Trump dalla Casa Bianca.