Maglioni donna autunno 2025, 10 modelli di stagione
Dai pullover a girocollo fino ai dolcevita avvolgenti, le passerelle urbane parlano chiaro: sono i maglioni i protagonisti del momento
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Intervistato da Piers Morgan, Nole torna sulla vicenda Clostebol e la paragona alla sua esperienza con il Covid
Presidente della Fondazione che porta il nome della figlia, ha tenuto un'audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio
Il campione blaugrana, prima convocato per le gare contro Georgia e Turchia, è stato rimandato a Barcellona dopo la scoperta di un trattamento non comunicato alla sua nazionale per curare la pubalgia
Aumentano i casi di intossicazione per funghi velenosi a Napoli, l'allarme del Cardarelli: "I sintomi possono arrivare anche dopo 24 ore" Continua a leggere
La sessantenne creava falsi profili per adescare uomini sconosciuti, spinta a suo dire dalla volontà di difendere le donne. "Lei era accecata dall'ossessione e dalla crudeltà", ha dichiarato però la vittima dell’autoproclamata “vendicatrice" di donne tradite online che l'ha denunciata portandola alla condannata in primo grado nei giorni scorsi. Continua a leggere
Milano, 11 nov. (askanews) - Trasparenza e educazione al gusto, nel segno dell'innovazione. La nuova Carta delle bresaole e dei carpacci, lanciata da Rigamonti, è il primo strumento messo a disposizione dei consumatori per un vero e proprio vademecum legato ai prodotti del settore, ma soprattutto un'operazione trasparenza per due prodotti che devono essere declinati a seconda dell'origine della materia prima. Sulla scia del successo crescente dei carpacci - che registrano un incremento a doppia cifra nei primi nove mesi 2025 - Il leader nella produzione di bresaola con un fatturato di 256 milioni nel 2024 - invita alla sperimentazione nella scoperta di gusti differenti in base all'origine e alle caratteristiche delle carni, passando dalla Fassona da filiera 100% italiana fino all'Angus. Così come accade per la carta dei caffè. L'Ad di Rigamonti, Claudio Palladi, spiega l'idea alla base dello sviluppo della Carta, che non si è fermata alla bresaola, ma è si allargata ai carpacci: "Siamo partiti da due esigenze: da un lato quella di essere trasparenti verso i consumatori sulla provenienza della materia prima; dall'altro fare cultura di prodotto con uno strumento per far apprezzare tanti modi diversi di fare bresaola. Ora siamo andati oltre, sviluppando con la stessa filosofia la carta dei carpacci. Il nostro sogno è che le persone consumino vari tipi di bresaole durante la settimana per poter avere a disposizione una fonte di proteine interessante e facile da fruire". La Carta delle bresaole e dei carpacci è stata curata dal giornalista enogastronomico Marco Bolasco: "Carpaccio è una parola che rimanda ad un immaginario collettivo molto forte, qui parliamo di un prodotto straordinariamente nuovo nella sua freschezza e versatilità. Il nostro obiettivo è stato lavorare su questo per farne comprendere la peculiarità e trovare suggestioni di abbinamento per trovare condimenti e piatti interessanti. Abbiamo cercato, affiancando prodotti dal mondo vegetale e dai formaggi e le bevande, tutto ciò che potesse stimolare la fantasia partendo dal carpaccio". La Carta delle bresaole e dei carpacci è stata presentata ufficialmente a Sondrio durante la settimana della Valtellina Wine Trail, corsa fra i vigneti e le montagne che ha visto ai nastri di partenza 3.700 atleti da tutto il mondo, fra cui il campione di snowboard Maurizio Bormolini.
I giovani africani accendono le piazze. Dopo il Marocco, i ragazzi nati dal 1990 ai primi anni 2000 in Kenya, Madagascar, Senegal, Camerun, Tanzania e Nigeria stanno protestando perché esigono ai loro governi più assistenza sociale e la difesa di una miglior qualità della vita. Le manifestazioni sono cominciate alla fine di settembre in Madagascar […]
Nuova edizione del premio dedicato ai migliori della scorsa stagione: ecco a chi è andato.
di Alberto Minnella La decisione del presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, di “rimuovere” dalla propria giunta gli assessori espressione di Salvatore Cuffaro non è un episodio circoscritto: segna un crocevia. Non stiamo parlando di un normale rimpasto di potere, ma della rottura – almeno proclamata – con un pezzo di sistema politico che ha […] L'articolo Via gli assessori di Cuffaro e poi torna tutto come prima: da siciliano fiuto il solito bluff proviene da Il Fatto Quotidiano .
A due anni precisi dal femminicidio della figlia Giulia, Gino Cecchettin in commisione alla Camera ringrazia per la vicinanza, ma spiega che per lui ogni giorno senza la figlia è una "ricorrenza". Impegnato nella Fondazione che prende il nome della studentessa ammazzata dall'ex Filippo Turetta, Gino porta avanti un progetto di educazione affettiva nelle scuole. Intanto, si sfoga, soffre per tutte le donne vittime di violenza, ma in particolare per quelle che "eravamo in tempo ma non siamo stati in grado di salvare". E cita la vicenda di Barbara Belotti, che aveva denunciato e non è stata protetta a sufficienza, e di Jessica Strapazzolo, uccisa dall'ex che aveva un braccialetto elettronico mal funzionante.
Milano, 11 nov. (askanews) - In un contesto internazionale caratterizzato da crescente frammentazione geopolitica, aumento delle barriere commerciali e vulnerabilità dei principali corridoi logistici, imprese e governi stanno ridisegnando le rotte del commercio mondiale e le catene globali di approvvigionamento e sbocco. È uno degli elementi principali che emergono dalla ricerca "Old trade routes for new trade wars?", pubblicato da Allianz Trade. Lo studio evidenzia come il commercio internazionale stia diventando più regionale e più basato su alleanze politiche: un incremento del 10% della distanza geopolitica tra due Paesi comporta una riduzione del 2% dei flussi bilaterali. Parallelamente, sono triplicate nell'ultimo anno le misure restrittive applicate al commercio, interessando oggi quasi il 20% delle importazioni mondiali. Questa riconfigurazione spinge aziende e operatori logistici a diversificare mercati e rotte per ridurre l'esposizione ai rischi ed evitare rincari nei costi di trasporto. Guardando al 2026 e al 2027, Allianz Trade prevede che il commercio globale di beni e servizi rallenterà rispettivamente a +0,6% e +1,8%, evidenziando l'impatto ritardato della guerra commerciale e le sfide che le attuali infrastrutture commerciali dovranno gestire. Altri aspetti dello studio riguardano la fragilità di alcuni passaggi chiave, come il Canale di Suez, che ha visto i transiti ridursi fino al 70% per via delle tensioni nell'area. Oppure il Canale di Panama, che per la siccità ha perso fino al 40% di capacità: situazioni che provocano una pericolosa incertezza nei trasporti. In questo contesto emergono nuovi hub come Vietnam, Emirati Arabi Uniti, Malesia e Arabia e si rafforza una via come il Middle Corridor, che collega la Cina all'Europa attraverso l'Asia centrale, che nel 2023 ha visto crescere i propri volumi dell'86%. Per l'Italia, che esporta oltre il 30% del proprio PIL e presenta filiere fortemente integrate nelle catene globali, la trasformazione in atto rappresenta, secondo lo studio di Allianz Trade, al tempo stesso una sfida e un'opportunità. Il fabbisogno stimato per accrescere e rendere più efficienti le infrastrutture destinate al trasporto sul territorio italiano supera i 130 miliardi di euro nei prossimi dieci anni che i fondi del PNRR sono in grado di coprire solo in parte e richiede un approccio integrato pubblico-privato. Secondo gli esperti per le imprese italiane sarà cruciale diversificare rotte e partner e rafforzare la propria presenza nei nuovi hub commerciali. Chi saprà costruire catene di fornitura più flessibili potrà trasformare l'incertezza in un vantaggio competitivo duraturo.
Il padre della giovane uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta parla in audizione in Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio