Una base USA da 10.000 uomini vicino a Gaza? Il Pentagono pianifica, la Casa Bianca, per ora, smentisce

Una base USA da 10.000 uomini vicino a Gaza? Il Pentagono pianifica, la Casa Bianca, per ora, smentisce

Domande e risposte Ma quindi ci saranno soldati americani a Gaza? No, almeno secondo le fonti ufficiali USA. La base sarebbe destinata a ospitare una "Forza di Stabilizzazione Internazionale" composta da truppe di varie nazioni, ma non statunitensi. La richiesta di informazioni è gestita dalla Marina USA per conto di questa potenziale forza multinazionale, che opererebbe in coordinamento con Israele ed Egitto. Perché la Casa Bianca smentisce se la Marina cerca i contraenti? È una dinamica comune. Le agenzie militari (come il Pentagono) fanno pianificazioni di contingenza per ogni evenienza. Questa richiesta (RFI) è un passo molto preliminare, non un contratto firmato. La Casa Bianca, politicamente, smentisce per non creare tensioni diplomatiche o aspettative, affermando che "i massimi livelli" non hanno ancora approvato il piano. È un modo per tenere le mani libere. Che impatto avrebbe questa base sulla sicurezza di Israele? Significativo. Anche se la base è "temporanea" (12 mesi) e per truppe internazionali, la sua sola presenza fisica costituirebbe un deterrente. Inoltre, una struttura logistica avanzata per 10.000 persone, finanziata dagli USA e vicina a Gaza, diventerebbe inevitabilmente un nodo strategico. Potrebbe facilmente integrarsi nei sistemi di difesa aerea regionali, fornendo supporto e profondità alla difesa israeliana nell'area meridionale. L'articolo Una base USA da 10.000 uomini vicino a Gaza? Il Pentagono pianifica, la Casa Bianca, per ora, smentisce proviene da Scenari Economici .

Stanzione: "Nessuna dimissione, agiamo in autonomia"

Stanzione: "Nessuna dimissione, agiamo in autonomia"

AGI - " Nessuna dimissione . Noi agiamo in piena autonomia anche quando prendiamo una decisione scomoda ". Lo ha detto in un'intervista al Tg1 il presidente dell' Autorità Garante della Privacy , Pasquale Stanzione, che dopo le polemiche di questi giorni, sottolinea: " Nessuna dimissione . Le accuse sollevate sono infondate , infatti non vi è mai stata una decisione del Garante assunta per ragioni diverse dall' applicazione della legge , in piena indipendenza di giudizio ". Secondo Stanzione "la narrazione del Garante come subalterno alla maggioranza di governo è una mistificazione che mira a delegittimarne l'azione , soprattutto quando le decisioni sono sgradite o scomode ". "Ci dobbiamo ricordare - ha proseguito Stanzione - che il Garante assume delle decisioni talvolta contrarie al governo , talvolta favorevoli allo stesso . E questa è la vicenda dell' autonomia . Quando la politica può gridare allo scioglimento o alle dimissioni non è più credibile ".

Garante, Stanzione al Tg1: "Politica che chiede dimissioni non è credibile"

Garante, Stanzione al Tg1: "Politica che chiede dimissioni non è credibile"

"Il collegio del Garante non presenterà le proprie dimissioni". Lo dichiara al Tg1 il presidente del garante della privacy Pasquale Stanzione, secondo cui le accuse rivolte all'Autorità "sono totalmente infondate". "Non vi è stata mai una decisione del garante" che non sia stata presa "in piena indipendenza di giudizio", assicura Stanzione, secondo cui "la narrazione del garante come subalterno alla maggioranza di governo è una mistificazione che mira di legittimarne l'azione, specialmente quando le decisioni sono sgradite o scomode". La questione, secondo il presidente dell'Autorità, è che "il garante assume delle decisioni talvolta contrarie al governo, talvolta favorevoli allo stesso. Ed è questa la vicenda dell'autonomia". E dunque quando la politica grida allo scioglimento, alle dimissioni "non è credibile".

DiMartedì, Giuseppe Conte da record: tre autogol in dieci minuti

DiMartedì, Giuseppe Conte da record: tre autogol in dieci minuti

Giuseppe Conte si accomoda sulla poltroncina dello studio di Di Martedì su La 7 e le spara davvero grosse. Nel mirino, come sempre, c'è Giorgia Meloni: "E' facile per Meloni avere oggi il consenso: questo governo ha occupato e controlla direttamente o indirettamente almeno l'80% dell'informazione, tv e carta stampata". Poi nel giorno in cui è stata scoperta l'ennesima truffa col Superbonus , ecco che l'ex premier si gioca la carta della supercazzola: "Possiamo dire che si tratta di una ipocrisia indecente, perché' la meta' della squadra di governo ha usufruito del superbonus e dei bonus edilizi". Non ne prende una. Infatti proprio qualche minuto fa Pasquale Stanzione, Garante delle Parivacy, ha fatto sapere che il Collegio non si dimetterà come invece chiesto da 5s e Pd. E Conte cosa fa? Chiede di nuovo le dimissioni: "Noi non trascuriamo nulla, le risultanze che sono uscite ci hanno spinto a dire che il Garante della Privacy deve essere azzerato". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44938894]] Infine fa un terzo autogol, questa volta mettendo a rischio addirittura la tenuta politica della sua coalizione rispendendo al mittente le proposte di una patrimoniale così come la vuole il Pd e anche la Cgil: "Noi non trascuriamo nulla, le risultanze che sono uscite ci hanno spinto a dire che il Garante della Privacy deve essere azzerato". Insomma in 10 minuti, l'ex premier mette a segno ben tre autogol su Superbonus, Garante e patrimoniale. Contento lui... [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44949394]]