Violenza su donne, l'allarme: 79 nuove sostanze psicoattive usate per aggredirle

Violenza su donne, l'allarme: 79 nuove sostanze psicoattive usate per aggredirle

Roma, 11 nov. (Adnkronos Salute) - Sono 79 le nuove sostanze psicoattive (Nos) circolanti in Italia che possono essere impiegate nei casi di violenza sessuale. A dare l'allarme è il Centro nazionale dipendenze e doping dell'Istituto superiore di sanità, che condivide regolarmente con i laboratori di analisi le nuove evidenze in campo tossicologico. A dettare le linee guida sulle azioni da compiere per garantire il corretto svolgimento degli esami sulle vittime è il documento 'Procedure operative per la determinazione delle sostanze d'abuso nelle matrici e biologiche nei casi di vittime di violenza droga-correlata', pubblicato a settembre dal Gruppo di studio Tossicologia clinica, forense e doping della Sibioc (Società italiana di biochimica clinica e biologia molecolare clinica - medicina di laboratorio). Queste sostanze - tra cui i sedativi e narcotici come il Gbl e il Ghb, ma anche oppiacei, stimolanti, cannabinoidi e allucinogeni - vengono spesso utilizzate per favorire le violenze. Oggi è possibile individuarle attraverso specifiche analisi di laboratorio. Se ne è parlato a Firenze, in occasione del 57esimo Congresso nazionale della Sibioc. "Le nuove sostanze psicoattive impiegate nelle violenze sessuali sono spesso le stesse che circolano per un utilizzo, per così dire, ricreativo - afferma Paolo Bucchioni, Gruppo di studio Tossicologia clinica, forense e doping della Sibioc - Grazie alle nuove tecnologie, più sensibili rispetto al passato, possiamo individuare con certezza le molecole utilizzate, anche le più nuove, ed essere così d'aiuto alle vittime anche negli iter giudiziari. La presa in carico avviene con l'arrivo della persona in pronto soccorso e l'avvio del protocollo Codice rosa, dedicato alle vittime di violenza. I primi prelievi effettuati sono di sangue e urina, che danno esiti differenti basati sul momento di assunzione della sostanza: il sangue permette di individuare ciò che è stato assunto nelle poche ore precedenti e le urine consentono un'analisi un po' più ampia nel tempo. E' importante sensibilizzare la vittima, informandola che nei 30-45 giorni successivi all'episodio di violenza potrà effettuare un prelievo di matrice cheratinica (il capello), poiché tale matrice biologica può aiutare a individuare la presenza di una sostanza stupefacente o psicotropa anche a distanza di giorni. E' fondamentale - precisa Bucchioni - che la persona venga avvisata che non deve effettuare alcun trattamento cosmetico prima del prelievo del campione, in quanto potrebbe influire sull'esito". "Queste analisi - spiega l'esperto - possono non solo permettere di individuare le sostanze in diversi momenti di assunzione, grazie alle differenti proprietà delle tre matrici, ma possono anche essere analizzate presso un altro laboratorio qualora la struttura che ha effettuato la raccolta dei campioni non sia dotata delle tecnologie necessarie. Tale procedura è giustificata dal fatto che, in questo contesto, la priorità è garantire l'accuratezza e l'affidabilità del dato analitico, piuttosto che la rapidità dell'esito, come invece avviene nelle analisi effettuate a scopo clinico o in situazioni di emergenza diagnostica". Non tutti i laboratori di tossicologia, infatti, sono in grado di svolgere queste indagini - per mancanza sia delle tecnologie necessarie che di expertise - e quelli presenti sono distribuiti sul territorio in modo disomogeneo, segnala la Sibioc: "Alcune regioni presentano diversi centri, altre non ne hanno nemmeno uno - osserva Bucchioni - La loro presenza è invece essenziale per rendere il dato di laboratorio certo e sostenibile dal punto di vista medico-legale e per armonizzare le procedure da attuare in campo nazionale. Di fronte a episodi di violenza fisica, è molto importante che l'intervento sanitario in emergenza tenga conto sia degli aspetti clinici che delle successive implicazioni medico-legali, e quindi è necessario che i campioni vengano raccolti e trattati con attenzione volta a evitare contaminazione e degradazione. Per rendere il sistema più sostenibile avremmo bisogno di almeno un centro per ogni regione, con le tecnologie più innovative e personale appositamente formato: è uno dei suggerimenti che abbiamo incluso nel documento recentemente pubblicato".

“Una nuvola che lo seguirà”. Djokovic non molla: punge ancora Sinner sul doping

“Una nuvola che lo seguirà”. Djokovic non molla: punge ancora Sinner sul doping

"La questione del doping è una nuvola che lo seguirà, così come la nuvola del Covid seguirà me". Così Novak Djokovic torna a parlare del caso Clostebol che ha coinvolto Jannik Sinner, nel corso di un'intervista al programma Youtube 'Piers Morgan Uncensored'. Non è la prima volta che il 38enne serbo parla del caso che ha poi portato alla squalifica di tre mesi del 24enne altoatesino. Quando si scoprì la positività di Sinner, il vincitore di 24 titolo del Grande Slam parlò di "una mancanza di protocolli standardizzati e chiari. Ci sono giocatori che aspettano da più di un anno che il loro caso venga risolto. Quindi il problema sono l'incoerenza e la mancanza di trasparenza. Sono stato davvero frustrato, come la maggior parte degli altri giocatori, dal fatto che siamo rimasti all'oscuro per cinque mesi. La maggior parte dei giocatori pensa ci sia del favoritismo. Sembra si possa quasi influenzare l'esito se sei un top player, se hai accesso ai migliori avvocati e a determinate risorse”. Il campione serbo, che la scorsa settimana ha vinto il torneo di Atene e che è salito ieri al quarto gradino del ranking internazionale, ha anche detto a chiare lettere di non aver alcuna voglia di smettere. Anzi, il 38enne di Belgrado ha rilanciato e ha dichiarato: "Voglio chiudere la mia carriera ai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 2028". In pratica vuol difendere negli Usa il titolo vinto lo scorso anno a Parigi2024.

“Una nuvola che lo seguirà”. Djokovic non molla: punge ancora Sinner sul doping

“Una nuvola che lo seguirà”. Djokovic non molla: punge ancora Sinner sul doping

"La questione del doping è una nuvola che lo seguirà, così come la nuvola del Covid seguirà me". Così Novak Djokovic torna a parlare del caso Clostebol che ha coinvolto Jannik Sinner, nel corso di un'intervista al programma Youtube 'Piers Morgan Uncensored'. Non è la prima volta che il 38enne serbo parla del caso che ha poi portato alla squalifica di tre mesi del 24enne altoatesino. Quando si scoprì la positività di Sinner, il vincitore di 24 titolo del Grande Slam parlò di "una mancanza di protocolli standardizzati e chiari. Ci sono giocatori che aspettano da più di un anno che il loro caso venga risolto. Quindi il problema sono l'incoerenza e la mancanza di trasparenza. Sono stato davvero frustrato, come la maggior parte degli altri giocatori, dal fatto che siamo rimasti all'oscuro per cinque mesi. La maggior parte dei giocatori pensa ci sia del favoritismo. Sembra si possa quasi influenzare l'esito se sei un top player, se hai accesso ai migliori avvocati e a determinate risorse”. Il campione serbo, che la scorsa settimana ha vinto il torneo di Atene e che è salito ieri al quarto gradino del ranking internazionale, ha anche detto a chiare lettere di non aver alcuna voglia di smettere. Anzi, il 38enne di Belgrado ha rilanciato e ha dichiarato: "Voglio chiudere la mia carriera ai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 2028". In pratica vuol difendere negli Usa il titolo vinto lo scorso anno a Parigi2024.

La lezione di Ingrao ai liberali d’ogni tempo: “Non c’è libertà senza eguaglianza”

La lezione di Ingrao ai liberali d’ogni tempo: “Non c’è libertà senza eguaglianza”

Per parlare di Pietro Ingrao – singolare figura di politico “esistenziale” – si potrebbe partire da una cosa che gli sentii dire all’Auditorium in occasione del suo 90esimo compleanno (poi visse altri 10 anni!). Prima confessò che sull’invasione sovietica dell’Ungheria del 1956 aveva sbagliato (la difese in un editoriale sull’Unità), e che solo dopo qualche […]

“Put***a di me**a”: il Commissario del governo insulta la giornalista Costanza Tosi a Fuori dal Coro. Floridia (M5S): “Dimissioni immediate”

“Put***a di me**a”: il Commissario del governo insulta la giornalista Costanza Tosi a Fuori dal Coro. Floridia (M5S): “Dimissioni immediate”

“Questa è quella pu****a di me**a”. Così Maurizio Falco, Commissario Straordinario del Ministero dell’Interno, apostrofa la giornalista Costanza Tosi pensando di non essere ascoltato. L’inviata di “Fuori dal Coro” stava provando a mettersi in contatto con lui per chiedergli conto dei fondi del PNRR destinati allo smantellamento delle baraccopoli e rimasti inutilizzati, quando con sua […] L'articolo “Put***a di me**a”: il Commissario del governo insulta la giornalista Costanza Tosi a Fuori dal Coro. Floridia (M5S): “Dimissioni immediate” proviene da Il Fatto Quotidiano .

Orsolini “Rientrato in azzurro dalla porta principale”

Orsolini “Rientrato in azzurro dalla porta principale”

FIRENZE (ITALPRESS) – “In Nazionale ho esordito con Mancini nel 2019, ho saltato l'Europeo vinto, sono stato richiamato da Spalletti, non sono stato chiamato per l'Europeo, quindi entravo e uscivo, ora sono qui, sono rientrato dalla porta principale, ora questa Nazionale me la voglio tenere stretta perchè so quello che posso dare. Ci aspetta una competizione importante, la vogliamo conquistare, sarebbe il punto più alto della mia carriera giocare un Mondiale, quindi voglio fare bene e godermi ogni giorno che passo qui”. In queste parole tutto l'orogoglio e la carica di Riccardo Orsolini. L'attaccante del Bologna e della Nazionale è stato il protagonista della conferenza stampa di oggi a Coverciano, sede del ritiro dove gli azzurri stanno preparando le ultime gare di qualificazione ai Mondiali contro Moldova e Norvegia. “Sto bene con i compagni e con il ct, il mister mi parla molto, mi fa sentire la sua fiducia, quindi meglio di così…”. Dice Orso che pensa di essere “nel momento più importante della carriera, ci sono arrivato con una consapevolezza diversa, capisco cose che prima non capivo sia in campo che fuori e questo mi aiuta a risolvere dei problemi che prima si potevano creare nella mia testa. Adesso con la maturazione e con l'età si capiscono tanti piccoli passaggi, quindi posso conquistarmi delle cose che in passato prima mi lasciavo indietro”. Esperienza, entusiasmo e voglia di vivere l'evento calcistico più importante del mondo. “Un Mondiale senza l'Italia? Mi viene l'ansia solo a pensarci – dice Orsolini -. Per la Nazionale giocherei anche in porta, da parte mia c'è la massima disponibilità nei confronti del mister e dei compagni, abbiamo un obiettivo più grande dei moduli e dei traguardi personali” , ha aggiunto il giocatore di un Bologna che continua a crescere e a sognare. “Stiamo facendo da due-tre anni un percorso che ci ha permesso di crescere, anche grazie alle esperienze in Champions ed Europa League. Ci conosciamo a memoria e alla perfezione ormai da 3-4 anni, due anni fa è cambiato l'allenatore ma non è cambiata la sostanza. La serenità e la coesione del gruppo ci aiutano a vincere le partite, noi ci divertiamo e non fissiamo obiettivi. Champions, Europa League, ho anche sentito parlare di scudetto, mi pare un pò eccessivo. A Bologna ci divertiamo ed è questa la cosa più importante. Negli ultimi anni per me Bologna è un'isola felice dove i ragazzi crescono, gli si dà fiducia. Basta pensare alla grande partita fatta domenica da un ragazzo di 17 anni, Pessina è rimasto imbattuto contro i campioni d'Italia – ha aggiunto Orsolini – . Il Bologna è una società che ha coraggio, che ha una programmazione differente, si vive e si sta bene, c'è serenità. Bologna è stata la miglior scelta per quanto mi riguarda e penso lo sia anche per parecchi altri ragazzi”. Chiusura ancora sulla Nazionale con riflettori sul primo dei due impegni contro la Moldova: “Quella di giovedì è una partita insidiosa, da non prendere sotto gamba perchè quando si affrontano certe partite hai solo da perdere. Non dobbiamo sottovalutare l'avversario e su questo c'è grande consapevolezza. Sarà una grande occasione per mettersi in mostra. Per quanto mi riguarda le partite in Nazionale si preparano da sole, quando si rappresenta una squadra e una nazione come la nostra si preparano da sole. Giovedì ci aspetterà un'altra battaglia, poi parlerà il campo”. – Foto Ipa Agency – (ITALPRESS).

Meloni risponde a Galimberti: "Mi trucco da sola, letture superficiali"

Meloni risponde a Galimberti: "Mi trucco da sola, letture superficiali"

"Un filosofo l'altra sera in tv diceva che io vinco perché quelli che si occupano del mio makeup sono bravissimi. In pratica voi mi votate perché sono truccata bene": Giorgia Meloni, intervenuta all'evento elettorale del centrodestra a Bari a sostegno del candidato governatore Luigi Lobuono in Puglia, lo ha detto rispondendo a Umberto Galimberti . Quest'ultimo, ospite qualche giorno fa da Corrado Augias a La Torre di Babele su La7, aveva detto: "C'è il vantaggio che quelli che curano l'aspetto fisico di Meloni sono bravissimi, gli fanno un make up perfetto. Lei è anche una grande attrice, è bravissima. E siccome noi siamo più attratti dagli attori che dai pensatori... Basta, ha ragione lei". Parole che hanno fatto saltare dalla sedia la diretta interessata. Che infatti dal palco di Bari ha risposto: "Al netto del fatto che io mi trucco da sola e manco così bene, vi rendete conto di quanto sono superficiali le letture di questi intellettuali da salotto? Dicono che gli italiani votano guardando le fotografie e non i contenuti. Questi sono i filosofi, gli intellettuali, figuratevi gli altri...". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44863951]] Secondo la premier, dunque, per la sinistra gli elettori non sarebbero poi così preparati ed esprimerebbero il proprio voto solo in base alle apparenze. "Se fossimo davvero stati fallimentari, come dice la sinistra, oggi non avremmo un consenso più alto di quello che ci ha portati al governo della nazione. La sinistra ha una risposta anche per questo: cioè che siete scemi" , ha spiegato la Meloni. La superficialità di certi intellettuali da salotto pic.twitter.com/DHK1URa8Dh — Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) November 10, 2025

A 80 km/h col monopattino “truccato”: tunisino bloccato dalla Polizia, aveva con sé hashish

A 80 km/h col monopattino “truccato”: tunisino bloccato dalla Polizia, aveva con sé hashish

Viene pizzicato dalla Polizia in possesso di diversi grammi di droga e così prova a scappare a bordo del suo monopattino a una velocità di 80 km/h. E’ accaduto nella serata di ieri, lunedì 10 novembre, intorno alle 21.00, a Bologna. Una Volante impegnata in un normale servizio di controllo del territorio, ha proceduto ad […] Articolo A 80 km/h col monopattino “truccato”: tunisino bloccato dalla Polizia, aveva con sé hashish su Radio Bruno .