Roma, 11 nov. (Adnkronos Salute) - In occasione della Giornata mondiale del diabete, che si celebra il 14 novembre, Movi Spa presenta la campagna di sensibilizzazione 'Il diabete di tipo 1 è un passeggero invisibile': un tram completamente decorato si trasforma in un manifesto in movimento che attraversa le strade di Milano, per raccontare e rendere visibile la realtà di chi convive ogni giorno con questa malattia. Il veicolo diventa il segno tangibile di un messaggio importante: guardare oltre ciò che non si vede, per comprendere la realtà di milioni di persone nel mondo. In Italia circa 1 persona su 200 convive con il diabete di tipo 1, una patologia autoimmune cronica che spesso si manifesta in giovane età e richiede un monitoraggio costante e un supporto continuo. La scelta della data del 14 novembre, che ricorda la nascita di Frederick Banting, scopritore dell'insulina - ricorda una nota - sottolinea "l'importanza di prevenzione, educazione e gestione corretta del diabete, temi fondamentali richiamati ogni anno dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dalla International Diabetes Federation (Idf)". La scelta di realizzare l'iniziativa a Milano, dove Movi ha le proprie radici e il cuore operativo, è per portare in strada un messaggio di vicinanza e conoscenza. Il tram, mezzo quotidiano per migliaia di cittadini - chiarisce l'organizzazione - diventa simbolo di un viaggio condiviso: così come il tram accompagna le persone nei loro spostamenti, il diabete accompagna 'silenziosamente' ogni giorno chi ne è affetto. Lo stesso concept della campagna racconta proprio questo: una presenza costante e totalizzante che influenza scelte, emozioni e quotidianità senza mai definire chi la vive. Un passeggero invisibile agli occhi degli altri, ma reale e concreto per chi convive con la malattia. "Con questa iniziativa - afferma Enrico Ceribelli, Director Business Unit Biosystem di Movi Spa - vogliamo raccontare la quotidianità di chi vive con il diabete di tipo 1, una malattia che, pur non avendo ad oggi una cura definitiva, può essere gestita con maggiore serenità, consapevolezza e supporto. E' un viaggio continuo, ogni giorno diverso. Il tram è il simbolo del nostro impegno per rendere visibile ciò che troppo spesso resta nascosto, per promuovere l'importanza di attività di sensibilizzazione per una maggiore consapevolezza, conoscenza e attenzione e come gesto di assoluta vicinanza alla Diabetes Community". La creatività, sviluppata in collaborazione con Sprim Italia, traduce in immagine il tema dell'invisibilità: le fiancate mostrano una texture di sagome stilizzate, rappresentanti la moltitudine di persone che popolano la città. L'effetto visivo racconta una condizione invisibile agli occhi, ma presente e concreta nella vita di molti. La palette cromatica verde, colore aziendale di Movi, e blu, colore simbolo del diabete, è un simbolo di fiducia, vicinanza e movimento, mentre la call to action 'Sali a bordo: resta informato' invita i cittadini a scoprire di più sul progetto sul sito diabete.movigroup.com/gmd2025/. Per la gestione del diabete di tipo 1, la tecnologia oggi offre strumenti sempre più semplici, sicuri e personalizzati: microinfusori, sensori, algoritmi evoluti, App e piattaforme di scarico dati non solo migliorano il controllo clinico, ma aiutano a ridurre il carico di gestione quotidiana e a favorire l'autonomia delle persone. "Il diabete di tipo 1 è un passeggero invisibile: non si vede, ma condiziona profondamente la vita di chi lo vive e di chi gli sta accanto ogni giorno - dichiara Enrico Ceribelli, Director Business Unit Biosystem Movi - Con questa campagna vogliamo renderlo visibile, per favorire empatia, conoscenza e sostegno. Da sempre l'impegno di Movi è viaggiare accanto ai professionisti sanitari, alle persone con diabete e ai loro familiari, con l'obiettivo di semplificare, supportare e migliorare la qualità della loro vita".
Aveva soltanto 59 anni Alberto Bertone, amministratore delegato di Acqua Sant’Anna Spa, la società che era riuscito a portare a un livello di popolarità e riconoscibilità nazionale e non solo. Una malattia fulminante non gli ha lasciato scampo. Era nato a Moncalieri nel 1966, si era laureato in Scienze Politiche a indirizzo economico e aveva […]
(Adnkronos) - "Bigliettazione digitale unica per superare frammentazione e semplificare esperienza utente"
La testimonianza della donna ha riaperto il caso della scomparsa di Vito Mezzalira. Gli inquirenti indagano sulla compagna del portalettere, sospettata di aver occultato il corpo e intascato la pensione per anni
(Adnkronos) - Confcommercio Mobilità celebra dieci anni a Milano con un evento che rilancia il dibattito su neutralità tecnologica, biocarburanti e futuro dell’automotive europeo
I camaleonti sono noti soprattutto per la loro capacità di cambiare il colore ma ora uno studio svela l'altro "super potere" di questi rettili, ovvero la loro capacità di muovere gli occhi oltre i 180 gradi in orizzontale e quasi a 90 in verticale. Continua a leggere
Milano, 11 nov. (Adnkronos) - La mobilità ha un impatto importante sulle comunità e sulla capacità dei territori di produrre valore economico “e l'innovazione gioca un ruolo fondamentale in questo contesto. In Lombardia ci sono tante cose che abbiamo fatto e che stiamo facendo su questo fronte, come la bigliettazione digitale. Si tratta di un tema strategico per il futuro della nostra Regione, che non va affrontato solo sotto il profilo di una nuova tecnologia perché progettare la bigliettazione digitale significa progettare il sistema della mobilità regionale, che deve essere integrata, sostenibile e a misura di cittadino”. Lo afferma Silvio Landonio, direttore generale Trasporti e Mobilità Sostenibile di Regione Lombardia, partecipando al panel ‘La mobilità intelligente: innovazione e digitalizzazione' in occasione degli Stati generali dei trasporti, l'evento dedicato al futuro della mobilità tenutosi a Milano, presso l'auditorium Testori di Palazzo Lombardia. L'incontro, organizzato in collaborazione con Fnm e Regione Lombardia e aperto dai saluti del governatore Attilio Fontana, è stato una preziosa occasione di confronto tra istituzioni, imprese e territori. “In Lombardia sono oltre 700 milioni i viaggi che ogni anno vengono effettuati con mezzi di trasporto pubblico locale e regionale - treni, tram, autobus o metropolitane - disponiamo infatti di una rete molto ampia e complessa, con oltre 100 operatori coinvolti - spiega Landonio - Questo sistema, finora, è stato composto da tanti segmenti che si muovevano autonomamente rispetto alla vendita dei titoli di viaggi, sia dei biglietti sia degli abbonamenti, e ciò ha creato una frammentazione a svantaggio del cittadino, che si trova a dover fare i conti con diversi titoli, tariffe e modalità di acquisto. La bigliettazione digitale unica nasce proprio per superare questa frammentazione e per semplificare l'esperienza dell'utente”. “Abbiamo lavorato per tutto il 2025 sulla progettazione di questo nuovo sistema di vendita di biglietti per tutta la Regione, che passa attraverso la creazione di un centro di servizio regionale digitale e dando impulso così ad un vero e proprio cambiamento strutturale. Si passa infatti dai tanti sistemi di acquisto attuali, diversi per ciascuna azienda, ad un sistema integrato basato sull'integrazione di dati e sul modello Account Based, che supera l'attuale sistema Media Based riguardante le tessere e i pos - illustra - Il modello Account Based è in linea con le esperienze europee dove il titolo di viaggio è collegato all'identità digitale del cittadino. Il progetto è finito, la sperimentazione dovrebbe iniziare nel 2026 sul territorio milanese, per concludersi con l'estensione in tutte le parti regionali nel 2028”. “Non ci saranno più diversi biglietti per diversi mezzi, ma un'unica entità di viaggio che consentirà di introdurre la cosiddetta ‘best fare', dove l'utente non sceglierà più in anticipo il titolo di viaggio più economico per risparmiare, ma viaggerà tranquillamente sapendo che il sistema calcolerà in automatico la tariffa più corretta e conveniente collegata al proprio account. In funzione del numero di viaggi che viene fatto, ad esempio, calcolerà se è più conveniente comprare uno singolo biglietto o un carnet”, conclude.
Milano, 11 nov. (Adnkronos) - A Palazzo Bovara, nella suggestiva cornice della Sala Colonne, Confcommercio Mobilità ha celebrato il suo decennale con un evento di grande rilevanza per il mondo dell'automotive: “Ritorno al Futuro: 10 anni di Confcommercio Mobilità”. Un appuntamento che ha riunito istituzioni, rappresentanti politici, esperti e operatori del settore per fare il punto sulle prospettive della mobilità europea in un contesto segnato dalle nuove aperture dell'Unione Europea in tema di neutralità tecnologica e biocarburanti. L'incontro organizzato da Confcommercio Mobilità ha rappresentato il primo momento ufficiale di confronto con gli europarlamentari italiani dopo le recenti dichiarazioni della Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, che hanno riacceso il dibattito sulle normative ambientali e industriali imposte al comparto automobilistico. Ad aprire i lavori è stato Simonpaolo Buongiardino, Presidente di Confcommercio Mobilità, che ha ricordato come la Federazione sia nata dieci anni fa per creare una rete di rappresentanza del mondo della mobilità all'interno di Confcommercio Nel suo intervento, Buongiardino ha ripercorso le tappe principali che hanno segnato l'evoluzione del settore, dal Dieselgate fino alle politiche europee sul Green Deal, sottolineando la necessità di una visione più equilibrata che tenga conto dell'intero ciclo di vita dei veicoli e non solo delle emissioni allo scarico: “Dieci anni di Confcommercio Mobilità: dieci anni fa abbiamo avuto l'idea di costituire una federazione dedicata al tema della mobilità. Oggi contiamo cinque federazioni all'interno di Confcommercio Mobilità e possiamo dire di rappresentare una vera e propria filiera. Questa è una data importante, che coincide anche con i dieci anni da un fatto grave che ha segnato il settore automotive: il Dieselgate. All'epoca il problema riguardò Volkswagen, un evento che ha distolto l'attenzione dalla fabbrica al carburante (centraline restituivano dati diversi da quelli dichiarati).” Tra gli ospiti, Guido Damini, storico e divulgatore, ha offerto una riflessione culturale sulla mobilità come motore del progresso umano: “Dalla treggia all'auto elettrica, ogni civiltà è nata grazie alla capacità di muoversi. Oggi rischiamo di costruire un futuro che limita proprio questa libertà”. In collegamento da Bruxelles è intervenuto Raffaele Fitto, Vicepresidente della Commissione Europea, che ha ribadito l'importanza di conciliare sostenibilità, autonomia industriale e tutela del tessuto produttivo europeo: “Pensare oggi alla mobilità del domani è più che mai attuale. Bruxelles deve sostenere la transizione senza sacrificare la competitività”. Durante la tavola rotonda, alla quale hanno partecipato i membri italiani delle Commissioni ITRE, TRAN, IMCO ed ENVI del Parlamento Europeo, oltre a rappresentanti del Parlamento italiano, della Regione Lombardia e del Comune di Milano, si è discusso di strategie per accompagnare la transizione energetica del settore nel rispetto delle specificità dell'economia italiana. Particolarmente atteso l'intervento del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha definito l'attuale impostazione europea un “suicidio industriale”, sottolineando la necessità di “ripensare il Green Deal per restituire all'Europa un futuro produttivo e sostenibile”. Salvini ha inoltre ribadito l'importanza di politiche urbane inclusive: “La mobilità deve essere per tutti, non solo per pochi. Serve una visione che metta al centro ricerca, infrastrutture e libertà di movimento”. Confcommercio Mobilità riunisce Federmotorizzazione, Assocamp, Aipark, Federacma e ADQ, rappresentando l'intera filiera dell'automotive: rivenditori di auto e moto nuove e usate, operatori di ricambi e accessori, demolitori di qualità, concessionari di camper e macchine agricole, nonché gestori di grandi parcheggi automatizzati.
Jannik Sinner ha iniziato le Atp Finals con la solidità che ci si aspettava da lui, superando Felix Auger-Aliassime e presentandosi in conferenza stampa con un sorriso disteso. Il clima rilassato è stato interrotto solo da un siparietto inatteso quando gli è stato chiesto perché avesse scelto ancora il completo granata e quale fosse in assoluto il suo preferito. Sinner è rimasto immobile per qualche istante, visibilmente sorpreso dalla domanda, prima di rispondere con sincerità disarmante: “Mi piace il completo di Musetti o De Minaur … tutto nero mi piace. Il mio completo lo abbiamo deciso l'anno scorso, la Nike sta facendo il suo lavoro. Mi vesto e basta ”. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44943258]] Una battuta che ha fatto sorridere la sala stampa e che racconta bene lo stato d’animo dell’azzurro: concentrato, ma capace di restare leggero. Anche quando si parla di strategie o possibili calcoli. Le Finals, infatti, con la formula a gironi inviterebbero a valutare scenari, risultati altrui, incroci: Sinner, però, ci tiene a tagliare corto. “In questo momento stiamo guardando poco le altre partite – dice Jannik – ovviamente sappiamo i risultati, ma stiamo molto attenti a quello che facciamo noi, magari mi guardo dopo i punti importanti delle altre partite, quello mi piace, ma non ci perdo energie . So quello che mi sto giocando qui, ma non tutto è nelle mie mani. Sono contento di come ho giocato stasera, l'anno scorso questo torneo mi ha dato tanto”. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44944951]] Una filosofia semplice: testa sul proprio percorso, senza distrazioni. L’eco delle prestazioni di Alcaraz , dall’altra parte del tabellone, non sembra quindi influenzare l’altoatesino, che continua a ripetere la propria linea mentale: solidità, pazienza e consapevolezza di poter incidere solo su ciò che dipende da lui. È così che Sinner ha deciso di cominciare il suo cammino a Torino. E, almeno al debutto, la direzione intrapresa sembra quella giusta.
'Né a Rafah. Garantiamo la sicurezza dei nostri carabinieri'
L’ambizioso piano dell’Irlanda d’introdurre etichette sanitarie per le bevande alcoliche , che avvisano sui rischi per la salute, previsto per maggio 2026 verrà posticipato al 2028. Rinviato rinviata di due anni l’attuazione della normativa proposta dal Ministro della Salute irlandese Stephen Donnelly, che aveva convertito in legge il discusso regolamento che prevedeva l’etichettatura degli alcolici con avvertenze sanitarie, incluso il vino. Etichette con indicazione sui rischi per la salute "Il consumo di alcol provoca malattie del fegato" e "Alcol e tumori mortali sono direttamente collegati". La legge diventata effettiva a partire dal 2023, ha reso l'Irlanda il primo paese al mondo ad adottare questa drastica misura. Un regolamento che ha suscitato una levata di obbiezioni da parte del mondo del vino italiano ed europeo. Diverse le critiche che sono arrivate da diversi paesi tra questi l'Italia, la Francia e la Spagna, che la considerano una barriera al libero mercato interno. Sulla questione è intervento il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio :“La questione delle etichette allarmistiche sul vino deve essere trattata per quello che è: il tentativo da parte dell’Irlanda, e non solo, di penalizzare il nostro vino sui mercati internazionali, con il silenzio complice della Commissione Europea. Se si volesse combattere l’alcolismo, basterebbe limitare l’abuso di superalcolici che si fa nei Paesi del Nord Europa. Il vino è convivialità, è socialità ed è caratterizzato da un uso moderato, all’interno della dieta mediterranea, tra le più buone e salutari al mondo”. Centinaio continua “Negli ultimi tempi sono arrivati due segnali che ci fanno ben sperare. Lo scorso luglio, l’Irlanda ha rinviato di due anni l’entrata in vigore delle etichette allarmistiche sugli alcolici. In questo tempo la nostra battaglia si intensificherà per arrivare alla cancellazione definitiva del provvedimento. E ci aiuta anche l’ONU, che a fine settembre ha introdotto per la prima volta nella Dichiarazione politica sulle malattie non trasmissibili la distinzione tra abuso di superalcolici e consumo moderato di vino. Insomma, dopo numerose ricerche scientifiche, anche le Nazioni Unite al massimo livello riconoscono che le nostre eccellenze vitivinicole non sono nocive alla salute, se consumate in maniera adeguata”.
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