Accusati di raccogliere soldi per Gaza e finanziare Hamas: anche il leader palestinese Hannoun tra gli arresti

Accusati di raccogliere soldi per Gaza e finanziare Hamas: anche il leader palestinese Hannoun tra gli arresti

Nove persone sono state colpite da misure cautelari a seguito di un'indagine della Procura nazionale antimafia: l'accusa è di aver raccolto, negli anni, fondi per la Palestina tramite tre organizzazioni benefiche; e di aver poi inviato una parte di quei soldi "ad associazioni appartenenti, controllate o comunque collegate ad Hamas". Tra gli indagati anche Mohammad Hannoun e l'ex ministro di Hamas Osama Alisawi. Continua a leggere

Colpo alla rete del terrore. Il centrodestra plaude e la sinistra tace

Colpo alla rete del terrore. Il centrodestra plaude e la sinistra tace

Colpo alla rete del terrore. Maxi operazione antiterrorismo a Genova: scoperchiato un sistema di finanziamento all'associazione terroristica di Hamas. Tra gli indagati c'è anche Hannoun Mohammad Mahmoud Ahmad, il leader dei palestinesi in Italia che i lettori de Il Tempo conoscono bene. Un'operazione importantissima in difesa del terrorismo di matrice islamista, come sottolineato dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, e per la quale il centrodestra esprime soddisfazione nel silenzio della sinistra. “Hannoun è accusato di essere un finanziatore del terrorismo islamico assieme ad altri otto membri vicini ad Hamas, tutti quanti arrestati grazie alle indagini della Digos - commenta Anna Maria Cisint, europarlamentare Lega - Lui e i suoi sodali, tutti amici della sinistra, in realtà hanno portato visibilità e soldi ai gruppi filoterroristici. Dalle inchieste de Il Tempo, sotto la direzione di Tommaso Cerno e di Giulia Sorrentino è emerso con chiarezza che si è davanti ad un sistema pericolosissimo e collaudato che denuncio da anni e che include anche la rete degli imam ‘radicalizzati'. È urgente smantellarlo pezzo per pezzo perché nasconde la grave e vasta rete di legami che esiste fra i fondamentalisti islamici e la sinistra ideologica che svende il nostro Paese — ma anche la libertà del popolo palestinese — pur di ottenere qualche voto in più”. "Mohammad Hannoun è stato arrestato. La pericolosità del soggetto filo Hamas é stata confermata. Mentre c'è chi lavora per fermare i fiancheggiatori dei terroristi, troppi hanno intrattenuto rapporti con questo personaggio nonostante gli allarmi lanciati. Ora tutti coloro che nell'opposizione hanno collaborato con lui, lo hanno invitato, corteggiato e difeso devono scuse e spiegazioni", dichiara il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli. "Complimenti alla Guardia di Finanza e alla direzione distrettuale antimafia per l'arresto di Hannoun per finanziamento di gruppi terroristici islamici. Già da deputato di opposizione nel lontano 2021 avevo segnalato le sospette operazioni finanziarie della galassia di onlus ricollegabili ad Hannoun", dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d'Italia e Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia. "Ora la sinistra, accecata ideologicamente dal verbo pro pal, chiederà scusa agli italiani per essere andata a braccetto con Hannoun e per aver partecipato a convegni con questo galantuomo quando già erano evidenti le attività sospette? Ora la sinistra aprirà gli occhi? Abbandonerà maranza, pro pal, anarchici e tutta quella galassia anti occidentale e violenta per abbracciare la sicurezza senza tentennamenti ideologici? Non si dialoga con la violenza. Non si dialoga con il terrore Arrestare il fondamentalismo, disintegrare l'integralismo e' una necessità", conclude.

Parodi non molla e l'Anm fa la vittima: "Vogliono allentare i controlli sul potere politico"

Parodi non molla e l'Anm fa la vittima: "Vogliono allentare i controlli sul potere politico"

"C'è un'escalation nei toni che vedo montare. E vedo forzature che aumentano", "Condividiamo da mesi le preoccupazioni dei colleghi della Corte dei Conti. Ed io penso che sta emergendo una verità, sotto la coltre degli slogan: in questo momento è in gioco il principio dell'equilibrio tra poteri dello Stato. E l'allentamento delle funzioni di controllo sul potere politico". Lo spiega, in un'intervista a Repubblica, Cesare Parodi, presidente dell'Anm, dichiarandosi preoccupato per "il grado di aggressività, gli schizzi gratuiti. Credo che ciascuno dovrebbe essere libero di poter esporre i suoi argomenti senza subire accuse gratuite: e infatti il nostro no, fin dal primo momento, è stato spiegato e motivato. I cittadini hanno bisogno di capire per poter scegliere consapevolmente: qui parliamo del loro diritto alla giustizia e delle loro garanzie, non dei nostri 'privilegi'". Si sta portando avanti una battaglia contro le toghe? "Non parlo di tutti, naturalmente, ma il messaggio che passa è proprio quello: e invece insisterò sempre, anche negli incontri, sul fatto che dobbiamo riflettere sul danno che si fa alla Costituzione. Chi chiede il sì vuole rafforzare il potere politico a danno di quello dei giudici che esercitano il controllo. Tutto il resto, dividere i pm dai giudici, è fuffa. Ce lo ha fatto capire il ministro Nordio", prosegue. "Il Guardasigilli è stato molto sincero quando ha detto alla segretaria Schlein: questa riforma converrà anche a voi. Ha ragione: converrà a chiunque è al governo. E poi turba, confesso, una certa aggressività", "Mi sorprende, ad esempio, che l'avvocato Caiazza, presidente dell'Unione Camere Penali, usi ripetutamente il termine 'menzogne' per riferirsi alle analisi che tanti magistrati offrono contro questa riforma. Ma io non ci sto a confrontarmi questo livello", dichiara Parodi.

Terrorismo: Salvini, 'spero espulsioni, processo pace vada avanti nonostante pro-Pal'

Terrorismo: Salvini, 'spero espulsioni, processo pace vada avanti nonostante pro-Pal'

Roma, 27 (Adnkronos) - "Ci sono alcuni milioni di fenomeni che dovrebbero chiedere scusa perché la Guardia di Finanza e gli investigatori ritengono che finanziassero illegalmente il terrorismo islamico basandosi su alcune associazioni onlus in Italia. E quindi l'idolo dei pro Pal che per qualche giorno hanno bloccato l'Italia, hanno devastato città, la stazione centrale di Milano, hanno bloccato le autostrade, hanno invaso i binari ferroviari contro il genocidio sarebbe, secondo gli investigatori e anche secondo la giustizia che ne ha permesso l'arresto, sarebbe un finanziatore del terrorismo, dei massacri del 7 ottobre". Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, intervistato dal direttore di Radio libertà, Giovanni Sallusti. "Quindi c'è qualcuno che non ha capito niente, era in piazza dalla parte sbagliata. Evidentemente -ha aggiunto il vicepremier- spero che vengano presi tutti, spero che vengano espulsi quelli che sono in Italia illegalmente e spero che il processo di pace prosegua nonostante i pro Pal. Perché se oggi, 27 dicembre, a Gaza e a Tel Aviv non volano missili, non è grazie alla Flotilla, all'Albanese, a Greta Thunberg, alla Schlein, ma è grazie a Donald Trump e alla buona volontà dimostrata da palestinesi e israeliani. Ripeto, nonostante i fenomeni che in Italia e in Europa evidentemente hanno fatto casino sempre e comunque dalla parte sbagliata. È incredibile come certa gente riesca sempre a scegliere la parte sbagliata". "L'operazione -ha concluso Salvini- non l'ha fatta il vile Netanyahu, l'operazione è stata fatta a Genova, in Italia, con la Guardia di Finanza, con gli investigatori, le Forze dell'Ordine e la magistratura italiana. A meno che non siano tutti asserviti a Netanyahu, evidentemente qualche piccolo problema anche in Italia nel distinguere fra persone perbene e terroristi c'è. E ricordo con orgoglio che il Governo italiano è il Governo che fra i Paesi non musulmani è quello che maggiormente ha aiutato la popolazione palestinese".