Fazzolari: avanti con le armi a Kiev. Azienda cyber allarma il governo
Il sottosegretario: “Il testo è chiuso. Ci saranno armi e aiuti civili come negli anni scorsi Turbolenze in manovra? Capita sempre”
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Le motivazioni della condanna a otto anni per il figlio del comico e gli amici genovesi per violenza sessuale di gruppo: “Ignorata la fragilità della ragazza”. Le parole del condannato in primo grado a “Falsissimo”: “Follia della giustizia”
Con i cinque altolà alle norme il Quirinale torna a segnalare il superamento di un limite. Leo ammette: “Rischio incostituzionalità”
Pronta la replica dell'ex Commissario Ue al Mercato interno: "La caccia alle streghe di McCarthy è tornata?" scrive su X. Dura anche la reazione di Parigi. Il ministro degli esteri, Barrot attacca: "I popoli europei sono liberi e sovrani"
Oggi molte persone usano ChatGPT per scrivere testi, organizzare idee o risolvere problemi complessi. Ma fino a che punto possiamo considerarlo uno strumento sicuro? Gianluigi Ballarani , esperto di intelligenza artificiale e docente universitario, spiega come sfruttare al meglio l’AI senza rischiare di esporre informazioni personali, raccontando i limiti e le precauzioni da adottare. Secondo Ballarani, ChatGPT e altre intelligenze artificiali sono strumenti potenti per pensare più rapidamente e chiaramente, testare idee, affinare testi e strutturare ragionamenti complessi. “È uno strumento molto efficace – spiega – a patto di ricordarsi che non è un diario segreto né un confidente personale ”. Ballarani avverte che le conversazioni con l’AI non sono completamente private: possono essere registrate e, in determinate circostanze, lette da terzi. Recenti vicende internazionali lo confermano: negli Stati Uniti è in corso una causa per ottenere milioni di conversazioni di utenti in una disputa sul copyright, mentre in Svizzera cronologie di ChatGPT sono state utilizzate come prove in tribunale. Per usare l’AI in sicurezza, Ballarani suggerisce alcune regole pratiche: evitare di inserire dati personali o identificativi, formulare le domande in termini generali e concettuali e rivolgersi a professionisti reali per questioni delicate come diritto o salute. “L’AI funziona molto meglio quando si parla di concetti, processi e strutture, e meno quando diventa un esercizio autobiografico”, spiega. Riguardo ai dati generati dagli utenti, Ballarani chiarisce che il valore non sta nelle singole informazioni, ma nei pattern che emergono nel tempo. Questi dati alimentano modelli più capaci di rispondere in modo pertinente e supportare decisioni complesse, ma non sono immateriali: risiedono su server e, in casi estremi, possono essere oggetto di richieste legali . Secondo Ballarani, il futuro delle AI sarà in ambienti chiusi, prima nelle aziende e poi sui dispositivi personali, dove documenti riservati e informazioni strategiche resteranno protetti. È in questa direzione che lavora AVATARAI.AI, sviluppando sistemi privati progettati per operare all’interno di perimetri controllati e, in futuro, anche sui telefoni degli utenti. “La chiave – conclude Ballarani – è usare ChatGPT con consapevolezza: parlare di idee e schemi accelera il pensiero; entrare nel territorio dei dati personali lascia tracce potenzialmente leggibili da altri. Il futuro dell’AI è quello che resta a casa”.
I cerchi sono cinque e i neuroni pure, ma suddivisi tra le centinaia di zucche vuote ornate di kefiah che stanno contestando la fiamma, non quella dei “fascisti” bensì la torcia di Milano-Cortina. Stavolta il «Fuori gli assassini dalle Olimpiadi! » l’hanno gridato a Sorrento, vorremmo dare la colpa al limoncello ma toglieremmo ingiustamente meriti ai protagonisti. Il doping non c’entra, è genetica. La torcia, assieme ad alcuni tedofori, viaggiava sulla Nave Visalli della Guardia Costiera , la terza della classe “Angeli del Mare”, intitolata al sottoufficiale Aurelio Visalli, medaglia d’oro al valore, morto nel 2020 nelle acque di Milazzo – in Sicilia – mentre tentava di salvare un 15enne che da due ore col mare in burrasca cercava di tornare a riva (poi deceduto) e l’amico. I pro-Pal, perdigiorno di ogni età e risma, non sapevano neanche questo, figuriamoci, e hanno cominciato a sbraitare di tutto. PAROLE D’ORDINE «Fuori i sionisti!», «Vergogna!», «Free-free Palestine!», «Cacciate Israele!», che è quello che pretende il comitato olimpico palestinese spalleggiato da una serie di movimenti. In subordine c’è chi non vuole che i pochi atleti israeliani che verranno in Italia gareggino coi propri colori e sfilino con la bandiera. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45543672]] Ormai i muezzin intonano insulti in ogni città dove passa la fiaccola, e ci arriviamo tra poco. Stavolta però, anche per il bersaglio scelto – infangano perfino chi soccorre i naufraghi – c’è stata qualche dura reazione, su tutte quella di Sara Kelany , deputata e responsabile Immigrazione di Fratelli d’Italia : «È l’ennesima vergogna, una mancanza di rispetto verso gli appartenenti a un corpo dello Stato che ogni giorno salva centinaia di vite in mare mettendo a rischio la propria incolumità. Massima solidarietà agli uomini e alle donne della Guardia Costiera», ha aggiunto. «Aspettiamo, credo invano, che le sinistre stigmatizzino quest’ulteriore vergogna dell’universo pro-Pal». Serve molta fede (e una prece per i manifestanti). Predicava a Sorrento anche il prete che in occasione del Corpus Domini ha indossato una casula coi colori della bandiera palestinese, ma per ora non ci risultano omelie contro i Giochi. Dicevamo che il simbolo delle Olimpiadi viene contestato dal primo giorno in cui è stato portato in Italia. La nuova occupazione dei pro-Pal, oltre alla stabile professione di attaccare la polizia e spaccare le città e non solo, è quella di prendersela coi tedofori e gli organizzatori. Hanno iniziato a rompere le Pal a Roma, prima tappa in piazza del Popolo, Poi nella zona del Ponte delle Scienze e del Gazometro le forze dell’ordine hanno intercettato venti attivisti pronti a intralciare il passaggio dei tedofori. Un altro gruppo di facinorosi è stato fermato vicino all’Università La Sapienza. Che è stata scarsa anche a Catania, la settimana scorsa: i manifestanti anti-israeliani hanno cercato in ogni modo lo scontro con polizia e carabinieri: tra i tedofori stavolta c’era Myriam Sylla , nata a Palermo da genitori ivoriani, stella della nazionale di pallavolo. SORRENTO | La Fiamma Olimpica è arrivata in porto a bordo della Nave Aurelio Visalli (CP422) della Guardia Costiera, imbarcata ad Amalfi. Prosegue il viaggio verso Milano-Cortina 2026, con un militare della Guardia Costiera come tedoforo ⚓ pic.twitter.com/jxqIhhVfbq — Guardia Costiera (@guardiacostiera) December 22, 2025 A Pisa , pochi giorni prima, altre zucche vuote hanno atteso con fumogeni i tedofori in piazza XX Settembre, che nel comunicato hanno ribattezzato “Piazza Gaza”: «Basta omertà internazionale. Fuori Israele dalle Olimpiadi». Cori per l’intifada, «Palestine from the river to the sea», dal fiume al mare, ossia l’eliminazione fisica di Israele. Questi altri perdigiorno sono riusciti a bloccare mezza città e hanno mandato il traffico in tilt. Agli studenti si sono uniti i centri sociali: tra gli studenti ce n’erano di parecchio attempati, il che fa pensare che fossero dei fuori corso dei centri sociali. IL PRIMATO Altri pacifisti si sono esibiti a Perugia, Enna e Giarre. Vibranti proteste pure dalla prestigiosa “Assemblea permanente Catanzaro a sostegno del popolo palestinese”. L’elenco di chi ha poco da fare si infittisce quotidianamente. Le medaglie d’oro della stupidità sono già state assegnate. Ora scatta la caccia all’argento e al bronzo.
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