Meteo-Giuliacci, "estate di San Martino" poi ribaltone: la data da segnare

Meteo-Giuliacci, "estate di San Martino" poi ribaltone: la data da segnare

Ribaltone meteo. È in arrivo l’Estate di San Martino . Con l'inizio della nuova settimana assisteremo a una breve fase con tempo stabile e temperature piuttosto miti. Una ricorrenza, dato che si verifica ogni anno intorno all’11 novembre con un’alta pressione che si collocherà sull’Europa meridionale. Più nel dettaglio - spiegano i meteorologi del team di Mario Giuliacci -, nella giornata di lunedì 10 novembre avremo sul Sud Italia, gli ultimi fenomeni legati al passaggio del ciclone. E nei giorni a seguire? Ecco che nei giorni successivi le condizioni meteo miglioreranno per la presenza di un campo di alta pressione aiutato da masse d’aria di origine subtropicale . "Questa fase - si legge - corrisponde all’Estate di San Martino che rispetta quindi la tradizione come tempistiche. Al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori ci attenderanno valori massimi che si spingeranno sui 22-24°C. Sulle regioni settentrionali e quindi anche in Pianura Padana avremo tempo stabile ma, nel contempo, anche la possibilità di assistere alla formazione di nebbie anche fitte dopo il tramonto e nel primo mattino. Per questo motivo le temperature rimarranno più basse". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44847173]] In ogni caso - almeno secondo le ultime previsioni - non avremo cambiamenti significativi prima del prossimo fine settimana. L’alta pressione porterà ancora i suoi effetti con sole e temperature miti. Eppure non è escluso che nella seconda parte del mese arrivi il vero freddo con correnti provenienti dal Polo Nord. Questa novità porterebbe freddo più intenso con maltempo e possibile neve a bassa quota . Qui le previsioni del team di Giuliacci nel dettaglio

Filippine, dopo Kalmaegi arriva il tifone Fung-wong: almeno 4 morti

Filippine, dopo Kalmaegi arriva il tifone Fung-wong: almeno 4 morti

Manila, 10 nov. (askanews) - Dopo il devastante Kalmaegi che ha provocato circa 200 morti, le Filippine sono state colpite da un altro tifone, Fung-wong, che ha provocato inondazioni e frane, ha interrotto l'erogazione di energia elettrica in diverse province e ucciso almeno quattro persone, tra cui due bambini, prima di allontanarsi dall'arcipelago. Circa 1,4 milioni di persone sono state evacuate prima che Fung-wong toccasse terra, secondo l'Ufficio della Protezione Civile. Il tifone si è abbattuto sulla municipalità costiera di Dinalungan, sull'isola principale di Luzon, con venti sostenuti e raffiche fino a 230 km/h.

Sudan, l’associazione dei medici accusa i paramilitari: “Genocidio in Darfur”. Stupri, torture e uccisioni di massa

Sudan, l’associazione dei medici accusa i paramilitari: “Genocidio in Darfur”. Stupri, torture e uccisioni di massa

Un’organizzazione medica sudanese ha accusato le Forze di supporto rapido (Rsf) paramilitari in Sudan di aver portato avanti un “tentativo disperato” di nascondere le prove delle uccisioni di massa nel Darfur bruciando i corpi o seppellendoli in fosse comuni. Secondo quanto riportato da Al Jazeera la Sudan Doctors Network ha dichiarato che i paramilitari stanno […] L'articolo Sudan, l’associazione dei medici accusa i paramilitari: “Genocidio in Darfur”. Stupri, torture e uccisioni di massa proviene da Il Fatto Quotidiano .

L'imam di Francia: "Gli Emirati combattono i Fratelli musulmani. Ora anche l'Italia si svegli"

L'imam di Francia: "Gli Emirati combattono i Fratelli musulmani. Ora anche l'Italia si svegli"

A svegliare l'Italia e l'Europa, avvertendoli del rischio imminente del fondamentalismo islamico, è il capo degli Imam di Francia, Hassen Chalghoumi, che da sempre si batte contro ogni forma di radicalismo e, soprattutto, denuncia l'espansione in maniera subdola della fratellanza musulmana. «Quanto accaduto nelle ultime ore è estremamente grave: Al-Qaeda nella penisola arabica ha chiesto attacchi contro gli Emirati Arabi Uniti, accusandoli di essersi riavvicinati a Israele e di aver avuto un presunto ruolo nella guerra in Sudan. In realtà, se gli Emirati infastidiscono così tanto gli estremisti è perché incarnano coraggio, chiarezza e pace». Questo perché, nella loro mentalità, chiunque si avvicini a Israele è da considerarsi un nemico nel loro piano di sottomissione dell'Occidente. Ma Chalghoumi sottolinea come gli Emirati «hanno osato fare ciò che molti non hanno avuto la forza di fare: combattere la setta ideologica dei Fratelli Musulmani, fonte di divisione, odio e fanatismo. Questa ideologia ha distrutto intere nazioni, dall'Egitto alla Libia, dal Sudan alla Siria. Eppure, fino ad oggi, l'Europa non ha ancora avuto il coraggio di chiamarla con il suo vero nome: una minaccia terroristica». Questo perché in molti guardano al terrorismo solo come a un movimento armato, ma non è più così. L'evoluzione è stata silenziosa ma rapida, e ha consentito il costituirsi di un lato dell'Islam che cerca di insediarsi nella politica e nelle istituzioni tramite la leva della religione. Ed è per questo che l'Imam si rivolge anche all'Italia: «Si deve svegliare davanti al pericolo dell'estremismo islamico, che mai come oggi, attraverso una propaganda feroce e serrata, si sta insinuando nelle istituzioni, fingendosi e mostrandosi come volto buono dell'Islam. Il vero Islam non ha nulla a che fare con il terrorismo, ma loro fingono di volere la pace, avendo in realtà come unico scopo quello di attaccare Israele. L'Italia, come il resto dell'Europa, devono prendere coscienza di questa tragedia prima che sia troppo tardi». L'idea e la volontà è quella di una subalternità totale alle leggi della sharia, totalmente incompatibili con qualsivoglia ordinamento democratico: «L'ideologia dei Fratelli Musulmani avanza sotto le mentite spoglie di associazioni, falsi discorsi religiosi, vittimismo e doppi sensi. Minaccia i nostri valori, le nostre scuole, i nostri quartieri, le nostre democrazie». E se a voler smuovere le coscienze è un uomo di fede musulmana, dovremmo tutti comprendere che il pericolo c'è ed è alto. Un uomo che ci dice con forza, e rischiando, che «i Fratelli Musulmani sono un'organizzazione terroristica, sia per ideologia che per metodi e obiettivi. È tempo di agire, non contro l'Islam, ma per salvare l'Islam da coloro che lo tradiscono e lo distorcono. È tempo di una posizione comune, di un risveglio morale e politico».

Riforma della giustizia, Travaglio sul Nove: “Nordio ogni volta che parla ci suggerisce un motivo per votare no al referendum”

Riforma della giustizia, Travaglio sul Nove: “Nordio ogni volta che parla ci suggerisce un motivo per votare no al referendum”

“Io ho sempre auspicato che Nordio non facesse il ministro e che una volta nominato si dimettesse, ora io lo voglio lì fino al giorno del referendum perché ogni volta che parla ci suggerisce un motivo per votare no”. Così il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, ospite sabato 8 novembre ad Accordi e Disaccordi, […] L'articolo Riforma della giustizia, Travaglio sul Nove: “Nordio ogni volta che parla ci suggerisce un motivo per votare no al referendum” proviene da Il Fatto Quotidiano .